Poste Italiane aumenta la redditività dei buoni fruttiferi, che rimangono il metodo di investimento preferito dagli italiani.
I buoni fruttiferi postali stanno tornando in auge dopo un lungo periodo di down, grazie all’inflazione: Poste ha adeguato la loro redditività e i tassi di interesse sono schizzati alle stelle, per la gioia di tutti i risparmiatori e investitori italiani.
I buoni fruttiferi postali
In passato i buoni fruttiferi postali rappresentavano il più diffuso metodo di investimento delle famiglie italiane, che destinavano i propri risparmi a questo strumento finanziario, che in cambio le ripagava con tassi di interesse elevatissimi, grazie all’inflazione cui erano agganciati, anch’essa altissima.
La tendenza degli ultimi decenni è stata invece una perdita di interesse nei confronti dei buoni fruttiferi postali, proprio a causa dell’inversione di rotta dell’inflazione: il costo del denaro si è congelato e il carovita è diventato inesistente. Oggi c’è una nuova inversione, e l’inflazione ha fatto risalire il prezzo del denaro (il tasso BCE è al 4,50%): la conseguenza è il rialzo dei tassi di interesse di tutti gli strumenti finanziari a reddito fisso, tra cui ovviamente i buoni fruttiferi postali.
I tassi in rialzo
Attualmente, dopo l’adeguamento fatto da Poste Italiane, i buoni fruttiferi postali a breve/medio termine (ossia che ci consentono di investire denaro dai tre ai sei anni) presentano rendimenti annui lordi che partono dal 3%. Nello specifico, i buoni fruttiferi postali di questa categoria sono quattro.
Il buono 3×2 dura al massimo sei anni, e gli interessi vengono corrisposti già dopo i primi tre anni. Se si arriva alla fine dei sei anni di investimento il guadagno si aggira attorno al 17%. Facendo un pò i conti della serva, investendo €5000 alla fine dei sei anni se ne riceveranno €5848,98. Se invece si sceglie di rinnovare il buono si attiva il Buono Rinnova, che dura altri sei anni e fa guadagnare il 18,5%, per arrivare a un totale di €5925,52.
Se non si vogliono aspettare sei anni prima di ricevere indietro l’investimento c’è la soluzione Buono 4 anni Plus, che corrisponde l’11% di interessi alla scadenza di quattro anni. Il Buono Soluzione Eredità funziona allo stesso modo, ma è dedicato esclusivamente ai beneficiari di un procedimento successorio concluso presso Poste Italiane.
Gli italiani tornano a investire in BFP
Con i nuovi rialzi dei tassi di interesse operati da Poste Italiane, l’auspicio è che gli italiani tornino ad investire nei buoni fruttiferi postali, che sicuramente sono diventati più fruttuosi che in passato. I buoni fruttiferi postali sono lo strumento finanziario adatto a chi vuole investire una somma media e che vuole un rendimento fisso e senza rischi.
Questo tipo di investimento può essere ideale per creare un fondo ai figli appena nati, andando a rinnovare i BFP anche più volte o scegliendo direttamente le opzioni a lungo termine.