Secondo il segretario dell’ONU siamo arrivati al punto di non ritorno: il suo è un messaggio agghiacciante.
Questa volta niente giri di parole, si è andati dritti al punto, mettendo davanti agli occhi di tutti una verità scomoda, forse la più difficile di tutte da accettare. I dati non mentono, la media delle temperature super elevate di luglio, sovrasta anche le peggiori aspettative e il mondo sembra andare a fuoco.
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha lanciato un appello per una immediata e radicale azione contro il cambiamento climatico, affermando che le temperature da record di luglio mostrano che la Terra è passata dal riscaldamento ad “un’era di ebollizione globale“.
Una sentenza più che un allarme, quella data da Guterres, che ha poi detto che è un’estate crudele, e che per l’intero pianeta questo caldo è un disastro. Ma questo è solo l’inizio della distruzione che causerà il riscaldamento climatico.
“Il mondo sta per bruciare”: allarme Onu, il punto di non ritorno
Il limite posto dagli scienziati lo abbiamo già sforato da tempo, si può fare qualcosa sicuramente, ma ormai il cambiamento è in atto e forse inevitabile. Nessuno sa con certezza cosa potrà accadere in futuro, ma i continui cataclismi e incendi in giro per il mondo, ci fa intuire che le parole del segretario dell’ONU appaiono come una triste verità.
Guterres sottolinea come non sia il cambiamento il problema, quelli ci sono sempre stati e fanno parte dei processi del nostro pianeta, quello che davvero è inquietante è la velocità con cui avviene questo cambiamento. Negarlo ormai è inutile, chi lo nega vive bello tranquillo sotto l’aria condizionata, quando fuori il mondo sta bruciando.
Di fronte a questa catastrofica constatazione, il segretario generale delle Nazioni Unite ha ribadito i suoi incessanti appelli a un’azione radicale e urgente, attaccando ancora una volta anche il settore dei combustibili fossili. “L’aria è irrespirabile, il caldo è insopportabile. E i livelli di profitti dei combustibili fossili e l’inerzia climatica sono inaccettabili“.
Come se non bastasse, nell’ultimo anno è aumentato ancora l’utilizzo dei combustibili fossili, con un mondo che nonostante gli allarmi sta andando nella direzione opposta a quella dovuta, alimentando così un cambiamento climatico sempre più veloce.
Il segretario dell’ONU Guterres ha poi lanciato un messaggio chiaro ai leader politici che ha detta sua non stanno facendo nulla per cambiare la situazione: “I leader devono guidare. Basta esitazioni. Basta scuse. Basta aspettare che gli altri si muovano per primi”.
Per avvalorare e sue parole prova smuovere gli animi di chi lo ascolta elencando le cose che stanno succedendo nel mondo negli ultimi anni e che sono sotto gli occhi di tutti: alluvioni, grandinate anomale e soprattutto enormi e incontrollabili incendi. Spiega Guterres: “Le prove sono ovunque: l’umanità ha scatenato la distruzione. Questo non dovrebbe portare alla disperazione, ma all’azione. Possiamo ancora prevenire il peggio. Ma per questo, dobbiamo trasformare un anno di caldo infuocato in un anno di ardente ambizione“.
Per concludere chiede alle nazioni di agire e di fare in modo che quelle industrializzate non consumino più carbone entro il 2040, e che le nazioni in via di sviluppo facciano altrettanto entro il 2050, sottolineando ancora una volta la necessità di fare qualcosa di concreto per fermare tutte queste emissioni.
