Mangiare da Carlo Cracco non è stato di loro gradimento, per questo motivo ha dovuto pagare 35mila con accusa di diffamazione.
Carlo Cracco è uno degli chef italiani più acclamati e famosi. Grazie alla sua partecipazione come giudice a diversi reality come Masterchef ha potuto allargare il suo pubblico e la sua fama. Da tempo ha deciso di dedicarsi solamente alla cucina e ai suoi ristoranti, ma in questi giorni è stato nuovamente protagonista per un fatto curioso.
Il ristorante di Cracco
Da molto tempo lo chef Carlo Cracco non è più all’interno delle cucine di Masterchef. Nonostante questo, il professionista è ricordato e amato. Si è distinto per il suo carattere forte, il suo modo di esprimersi tagliente e la sua eleganza innata. I suoi giudizi non sono di certo passati inosservati e non per nulla è un imprenditore di fama internazionale. Possiede e gestisce molti ristoranti e la sua cucina è particolarmente apprezzata.
Il suo nome è associato alla buona tavola e anche al ricordo di alcune pubblicità, il cui volto ne è il testimonial. Per lui anche una patata fritta può raggiungere l’eccellenza, se cucinata bene e se rielaborata in maniera eccellente. È proprio lui che ha sempre consigliato di parlare con gli ingredienti e di creare qualcosa di unico nel suo genere.
La diffamazione e la richiesta di 35mila euro
Carlo Cracco secondo tutti ci mette il cuore e ama stupire i suoi commensali. Le sue pietanze non sono semplici piatti ma esperienze di gusto, per questo motivo recarsi al suo ristorante è un viaggio oltre la scoperta. Eppure, i gusti sono personali e sembra proprio che non tutti abbiano gradito la sua cucina. La critica aspra non è passata inosservata.
Come raccontano alcuni media nazionali, una persona ha criticato negativamente il suo risotto. Lo chef non ha digerito il commento, ma soprattutto perché per lui è un grave danno di immagine per come sono andate le cose. Infatti, Cracco ha intentato una causa dal valore di 35.000 euro.
Ma chi avrà mai osato tanto? Il critico Achille Ottaviani durante una cena di gala nel 2016 non ha gradito il risotto con cumino, manzo, pomodoro, limone e wagyu brasato. Secondo quanto affermato dal critico, tutti i commensali dopo il risotto avrebbero optato per un Kebab in un negozio vicino per avere un gusto diverso in bocca.
Lo chef ha letto la notizia sulla Cronaca di Verona e si è infuriato notevolmente, per il danno di immagine che avrebbe potuto subire. Ha deciso di non parlare troppo o commentare, ma denunciare il fatto. Il tribunale ha condannato il critico a pagare 11.000 euro in aggiunta alla penale di 20.000 euro e 3.500 euro per le spese: tutto questo per aver diffamato il lavoro dello chef e il piatto.