I dati aggiornati evidenziano un’allarmante impennata di casi di morbillo in Italia: un paziente su 4 ha riscontrato complicanze.
Il morbillo torna a far preoccupare nel nostro Paese a causa dell’allarmante impennata di casi registrata negli ospedali, ma soprattutto perchè il 25% dei pazienti ha riportato complicanze. Ecco cosa sta succedendo.
Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus, molto contagiosa e che colpisce principalmente i bambini molto piccoli, generalmente tra 1 e 3 anni. Fa parte delle cosiddette “malattie infantili”, insieme alla rosolia, alla varicella, alla pertosse e alla parotite, e come queste, non torna mai dopo che si è guariti. Questo accade perchè quando il fisico entra in contatto con il virus, questo dà un’immunizzazione teoricamente definitiva.
Il morbillo è una malattia diffusa a livello mondiale, e si trasmette solo nell’uomo. Per tenerlo a bada esiste un vaccino apposito, ma quando non si richiama è molto facile contrarlo, essendo una delle febbri eruttive più frequenti. Solitamente il morbillo si manifesta maggiormente tra la fine dell’inverno e la primavera, e nel caso del nostro Paese, se si contrae deve essere obbligatoriamente data notifica alle autorità sanitarie.
I sintomi del morbillo non sono gravi, ma molto fastidiosi: eruzioni cutanee, tosse secca, naso che cola, e febbre alta. In totale, un’infezione da morbillo può durare tra i 10 e i 20 giorni, e a parte qualche desquamazione momentanea, non lascia tracce.
In Italia, i dati del 2023 non sono da sottovalutare: l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ogni anno aggiorna il bollettino morbillo-rosolia, contando quanti casi sono stati registrati in Italia nell’anno precedente, e nel 2023 i casi sono stati 43 in più del 2022. Nello specifico però, a preoccupare è il fatto che ben il 26% dei pazienti ha riportato una complicanza. La più frequente è stata la diarrea, seguita da polmonite, insufficienza respiratoria, cheratocongiuntivite e epatite.
Stando alle parole di Anna Teresa Palamara, dirigente del dipartimento di Malattie infettive dell’ISS, “il morbillo può essere potenzialmente molto pericoloso, specialmente per i più piccoli”, ma fortunatamente “l’aumento dei casi che si è registrato in Italia è più contenuto rispetto a quello di altri paesi europei […] ma non va sottovalutato”. Infatti, i dati Oms per l’Europa indicano 21.000 ospedalizzazioni e 5 decessi nel 2023.
Altra fortuna, sempre secondo il bollettino e Anna Teresa Palamare, è l’efficacia del vaccino, che si conferma essere lo strumento principale per contrastare questa malattia. Questo infatti è totalmente sicuro e permette di combattere il morbillo al meglio.