Grazie ad una nuova indennità per gli anziani, alcuni di loro potranno ricevere fino a 1.380 euro al mese. Ecco di cosa si tratta.
Gli anziani che a causa di una pensione troppo bassa non riescono ad assumere una badante, verranno aiutati da una nuova indennità che permetterà loro di ricevere fino a 1.380 al mese. Ecco di cosa si tratta e a chi spetta.
Indennità per gli anziani
Moltissimi anziani percepiscono pensioni basse, e alcune di queste sono talmente ridotte che impediscono di assumere una badante o un caregiver per avere assistenza. Grazie però al DL anziani, il Governo ha previsto una nuova misura universale che può garantire ad ogni anziano economicamente debole di avere fino a 1.380 euro al mese sotto forma di sussidio o di prestazioni di assistenza dedicata. Visto che attualmente l’indennità di accompagnamento ammonta a soli 530 euro al mese, questo nuovo contributo cambierà sostanzialmente le carte in tavola, aiutando parecchio gli anziani in difficoltà.
Il cosiddetto Decreto sulla Terza Età è nato in realtà con il Governo Draghi, ma solamente ora sta completando l’iter di attuazione. Questo decreto punta a potenziare i servizi e le prestazioni per gli anziani che non sono autosufficienti, sia fisicamente che economicamente. Per fare questo, la nuova Prestazione Unica è volta a favorire l’accesso a servizi e cure domiciliari a chi è in maggiore difficoltà economica, grazie ad una somma di 1.380 euro al mese, nei casi più gravi. La Prestazione sarà divisa in due: una sostituirà l’attuale accompagnamento, l’altra sarà invece dedicata interamente ai servizi assistenziali.
Aiuto per l’assistenza
Avere un’assistenza adeguata permette di migliorare considerevolmente la propria condizione sociale e anche la qualità di vita, ma non tutti possono permettersi di assumere una badante, un caregiver o avere qualcuno che periodicamente si prenda cura di noi. Proprio per questo, oltre agli attuali 530 euro di accompagnamento, la nuova Prestazione Unica prevede una somma di 800 euro aggiuntiva, che non sarà liquidata, ma che verrà erogata sotto forma di servizi assistenziali da comprare. Può trattarsi sia di soldi da spendere per l’assunzione di una badante, o per l’acquisto di servizi analoghi.
Per definire i beneficiari della Prestazione, innanzitutto le forze combinate di INPS, Ambiti Territoriali Sociali e Servizio Sanitario Nazionale dovranno verificare il grado di non autosufficienza, e successivamente si dovrà verificare il reddito. Infatti, affinchè si possa usufruire della Prestazione Unica, l’anziano non deve avere un reddito ISEE superiore a 6.000 euro annui, e deve avere almeno 80 anni. Per quanto riguarda la tempistica, presumibilmente la nuova misura entrerà in vigore a gennaio del prossimo anno, ma per informazioni più certe bisogna ancora aspettare i prossimi sviluppi e le indicazioni del Governo.