Mark Zuckerberg vuole creare un’intelligenza artificiale simile a quella umana, ma è una cosa pericolosissima: ecco perchè.
L’ultima fantasia di Mark Zuckerberg consiste nel creare un’intelligenza artificiale simile a quella umana, ma questo potrebbe essere pericoloso. Vediamo insieme il perchè.
Mark Zuckerberg torna a far parlare di sé, e stavolta in modo preoccupante, perchè ha annunciato di voler creare un’intelligenza artificiale simile a quella umana. L’annuncio è avvenuto tramite un post condiviso su Facebook dal profilo privato del Ceo di Meta, e presenta la sua personalissima AGI (Artificial General Intelligence), che vuole rendere open source.
Nel video Mark Zuckerberg dà “alcuni aggiornamenti sul nostro impegno nel campo dell’intelligenza artificiale” e ha spiegato che “il piano a lungo termine è quello di creare un’intelligenza artificiale forte, renderla open source in modo responsabile e renderla ampiamente disponibile in modo che tutti possano trarne vantaggio”.
Stando alle parole di Zuckerberg, “questa tecnologia è così importante e le opportunità sono così grandi che dovremmo aprire la fonte e renderla ampiamente disponibile come possiamo, in modo che tutti possano beneficiarne”. Ma in cosa consiste questa intelligenza artificiale forte, e perchè spaventa tanto gli esperti il fatto che possa diventare alla portata di tutti?
L’Artificial General Intelligence (AGI) è un’intelligenza artificiale forte, ossia simile a quella umana e in grado di apprendere qualsiasi compito intellettuale e, se fino a poco tempo fa ogni progetto in questo senso sembrava visionario e futuristico, oggi è pericolosamente realizzabile. Finora infatti la tecnologia non aveva mai raggiunto un livello di evoluzione tale da rendere possibile la creazione di un’intelligenza simile a quella dell’uomo.
L’AGI è un software, quindi, in grado di risolvere problemi generali, al contrario dell’intelligenza artificiale debole, che può affrontare solamente ambiti specifici, ossia quelli per cui è stata programmata. L’AGI è un’estensione evoluta di alcuni sistemi di IA, che è arrivata a poter risolvere diversi problemi. “Sono multitask IA, in contrapposizione con l’IA che riesce a risolvere un solo problema” spiega Luca Iocchi, professore Ordinario di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale dell’Università La Sapienza di Roma.
Ma perchè la creazione di questo tipo di intelligenza artificiale è giudicata irresponsabile e pericolosa da parte degli esperti? Riguardo la decisione di Zuckerberg, il professore di informatica dell’Università di Southampton e membro dell’organo consultivo delle Nazioni Unite sull’IA Dame Wendy Hall, definisce quella del Ceo di Meta come una strategia “irresponsabile e decisamente spaventosa”. Hall ha spiegato che “l’AGI non può essere rilasciata al grande pubblico, è necessario capire come regolare questi sistemi di intelligenza artificiale molto potenti”.
La pericolosità sta nel fatto che “nelle mani sbagliate una tecnologia come questa potrebbe fare molto male”, ma il rovescio positivo della medaglia è che “servono ancora molti anni prima che un’aspirazione del genere possa essere raggiunta in modo significativo, quindi abbiamo tempo di mettere in atto i sistemi di regolazione. Ma è una questione di sicurezza pubblica, questo lavoro deve progredire con una certa urgenza”.