Ti sei mai chiesto cosa succederebbe all’Islanda se il vulcano dovesse eruttare? Ecco cosa dicono gli esperti a riguardo.
Uno sciame sismico di dimensioni impressionanti che va avanti da un paio di settimane sta colpendo la penisola di Reykjanes, la regione più popolata dell’Islanda, e le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza: le scosse sono state centinaia, si teme che il vulcano possa eruttare, sarebbe una tragedia.
Una meta turistica
Chi non ha mai sognato di fare un viaggio in Islanda alla ricerca dell’aurora boreale? L’Islanda rappresenta una delle mete più gettonate dai turisti di tutto il mondo, tanto che il turismo qui è il vero motore dell’economia. Cosa succederebbe quindi, se il vulcano eruttasse e l’Islanda dovesse fare i conti con una tragedia di tali dimensioni? Quali sono le principali attrazioni che sarebbero colpite dall’eruzione?
Sicuramente la Laguna blu, una delle principali destinazioni dell’isola, ma anche l’intero territorio dove si va alla ricerca della tanto agognata aurora boreale o dove si fa trekking per esplorare l’isola. Per non parlare di Reykjavik, la capitale islandese, dove vive la maggior parte delle persone islandesi.
Il vulcano
La natura in Islanda è tanto meravigliosa quanto potente, e prende il sopravvento su tutto il resto: il meteo è estremamente variabile e il mare può essere molto mosso e pericoloso per chi gli si avvicina troppo, i geyser sono di una potenza inaudita. Un’imminente eruzione vulcanica è quello che si aspettano gli esperti dopo la serie infinita di piccoli terremoti che da due settimane sta colpendo la penisola di Reykjanes, e in previsione dell’evento le città iniziano ad essere evacuate.
La zona che sarebbe più colpita dall’eruzione è quella di Grindavik, dove l’attività sismica è iniziata. Questa città di pescatori è già stata evacuata e Pall Einarrson, professore di geologia, ha rilasciato un’inquietante dichiarazione: sotto la superficie c’è un corridoio di magma di 10 chilometri. Stando alla spiegazione di Einarrson, “il corridoio magmatico si è allungato, passando sotto l’area urbana di Grindavik e dirigendosi verso il mare”. Attualmente lo sciame sismico ha provocato la rottura di alcune strade e delle crepe nei campi da golf della città e dei dintorni.
I rischi dell’eruzione
I rischi principali di un’eruzione sono, per la città di Grindavik e la Laguna blu, legati alla lava e ai fumi tossici: la prima metterebbe a repentaglio le condutture geotermiche che portano acqua calda nelle abitazioni, mentre i secondi porterebbero un inquinamento atmosferico non indifferente. La modalità di eruzione può essere di varia natura, e soprattutto il vulcano può eruttare in qualsiasi punto, come dichiara anche Vidir Reynisson, il capo della protezione civile islandese.
Questo significa che l’eruzione potrebbe anche partire sul fondo dell’oceano, causando una grande nube di cenere abrasiva, che a sua volta sarebbe un serio problema per l’aviazione poichè i motori dei jet e i sistemi di controllo del volo sarebbero compromessi. Per ora, nonostante l’emergenza islandese non sembri essere un rischio per gli altri paesi europei, tutto il vecchio continente attende di conoscere gli sviluppi di questa catastrofica situazione.