La dieta ormonale è una dieta che fa perdere peso e migliora la salute, ma è adatta a tutti? Ecco chi dovrebbe evitarla.
Quando si tratta di mettersi a dieta, l’errore più grande che si può fare è decidere da soli quale dieta seguire, specialmente se la dieta proviene da internet. Ultimamente sta andando molto “di moda” la dieta ormonale, ma fa davvero bene a tutti? Vediamo in cosa consiste e chi dovrebbe evitare di seguirla.
La dieta ormonale
La dieta ormonale è un regime alimentare che, mantenendo in equilibrio alcuni ormoni, fa perdere peso e migliora la salute psicofisica. Questa dieta fu creata da Thierry Hertoghe, un endocrinologo americano, e agisce sugli ormoni che regolano il metabolismo, ossia l’insulina, il cortisolo, il glucagone, la leptina, la grelina, il neuropeptide gamma e gli ormoni della tiroide T3 e T4. Alla base di questa dieta c’è il concetto che migliorando l’equilibrio degli ormoni, si possono evitare parecchi problemi a livello fisico e mentale.
Nello specifico, gli ormoni alterati possono causare stanchezza, problemi intestinali, sudorazione eccessiva, aumento del peso, dolori articolari, calo della libido, mestruazioni abbondanti, mal di testa, acne, insonnia e frequenti cambiamenti dell’umore. Questi sintomi però spesso sono riconducibili ad altri disturbi, per cui si fa fatica a individuare la loro causa negli ormoni. Va specificato che questa, proprio come ogni altra dieta, dovrebbe essere personalizzata sulle esigenze di ognuno prima di essere seguita, per cui il parere di un nutrizionista è essenziale.
Come funziona la dieta ormonale
In linea di massima però si può dire che le linee guida di questa dieta consistono principalmente nell’assumere una grande quantità di proteine magre, consumare carboidrati complessi, alimenti antiossidanti e grassi sani, e di evitare carboidrati raffinati, zuccheri e ormoni artificiali. Infine, è consigliabile bere molta acqua.
Sempre parlando per caratteri generali, i cibi consigliati da questa dieta sono la carne magra (pollo e tacchino), il pesce, i legumi (ceci, piselli, lenticchie, fagioli), la frutta (banane, fragole, ciliegie, mele), la verdura (peperoni, carote, broccoli, cavolfiori, spinaci), cereali integrali (riso, miglio, farro, avena, quinoa), uova, olio d’oliva e tè verde. Invece è meglio evitare gli alimenti ricchi di ormoni artificiali, quelli trasformati o allergizzanti (glutine e latticini), i carboidrati e gli zuccheri raffinati, i grassi sautri, l’alcol e il caffè.
Infine, bisognerebbe praticare attività fisica regolarmente, preferendo esercizi aerobici come bicicletta, nuoto o camminata veloce. L’importante è non esagerare, perchè l’overtraining può causare una produzione eccessiva di cortisolo e radicali liberi.
Pro e contro
Tra i pro della dieta ormonale c’è sicuramente la perdita di peso, favorita dal basso apporto di grassi e carboidrati al fisico, ma non sono da sottovalutare anche la prevenzione delle patologie cardiovascolari e delle malattie croniche, il miglioramento della digestione, l’aumento della massa muscolare, la riduzione dello stress e un maggior benessere della pelle.
Questa non è una dieta con particolari effetti collaterali, ma dovrebbero assolutamente evitarla donne in gravidanza, pazienti oncologici, persone con problemi epatici, tiroidei e renali.
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