La farina di grillo arriva in Europa ufficialmente, ora si può trovare in commercio. Ecco che gusto ha e quanto costa.
L’Unione Europea ha approvato l’uso della farina di grillo all’interno degli alimenti, e anche in Italia si potrà mangiare questo tipo di farina. Se ti stai chiedendo che sapore ha e quali sono le sue proprietà, continua a leggere!
La farina di grillo arriva in Europa
L’Unione Europea ha recentemente approvato l’uso della farina di grillo a fini alimentari, permettendone il consumo a tutti i cittadini europei, italiani inclusi. La questione ha sollevato non poche proteste e polemiche, dato che gli insetti non fanno parte del settore alimentare nella nostra cultura, contrariamente a quanto invece avviene nella cultura asiatica. Sebbene la farina di grillo abbia fatto tanto scalpore però, non è il primo alimento a base di insetti che viene approvato dall’Unione Europea.
Infatti, anche se in molti non lo ricordano (o non lo sanno proprio), all’interno dell’Unione Europea è possibile mangiare larve gialle essiccate di Tenebrio molitor e la Locusta migratoria. In effetti, nonostante nel nostro immaginario collettivo sia assurdo mangiare gli insetti, questi hanno in realtà tantissime proprietà a livello nutritivo, e possono essere considerati una validissima alternativa sia alla carne che al pesce come fonte proteica.
Non è un caso che gli insetti siano considerati il cibo del futuro tutto sommato, ma che sapore ha questa farina di grillo? Quanto costa? E soprattutto, entrerà mai nella vita quotidiana delle famiglie italiane? Proviamo a dare qualche risposta.
Una farina speciale
Visto che l’Unione Europea ne ha approvato la distribuzione e il consumo, la farina di grillo deve pur avere qualcosa di positivo, anche se solo a pensare di mangiare un insetto, la pelle d’oca si fa sentire. Innanzitutto è un alimento prodotto esclusivamente con insetti essiccati, per cui rappresenta un’ottima fonte proteica fatta dal 65% di proteine. Al suo interno ci sono però anche vitamina B12, fibre, sodio, fosforo, calcio e ferro.
Riguardo il suo sapore, chi l’ha provata è rimasto piacevolmente colpito dal gusto, che ricorda quello delle mandorle e delle nocciole! Attualmente il suo prezzo è davvero alto, poichè un chilo di prodotto può costare dai 75 agli 80 euro (una normale farina di frumento ha un costo al chilo di circa 2 euro), per cui per il momento viene difficile pensare che ci sia qualcuno curioso di provarla e di sacrificare 75 euro solo per l’esperienza. Stesso discorso vale per le aziende che però, se decidono di usarla, sono obbligate a segnalare la sua presenza tra gli ingredienti, secondo il decreto legge 109 del 1992 e la norma europea 1169 del 2011.
In Italia per ora solo la Italian Cricket Farm di Torino si è mostrata interessata ad utilizzare questa farina nelle sue preparazioni, ma il futuro è ancora tutto da scrivere…e da mangiare!