Addio patente se si fa un incidente da ubriachi, la norma è confermata e sarà presente nel nuovo Codice della strada.
Se si guida in stato di ebbrezza e si causa un incidente, anche senza feriti o danni, addio patente, viene revocata immediatamente: resta in vigore la norma del Codice della strada che punisce chi causa incidenti con un tasso alcolemico nel sangue superiore a 1,5 g/l.
Addio patente a chi causa incidenti da ubriaco
La notizia arriva con la sentenza n.194, depositata oggi dalla Corte costituzionale, che dichiara infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 186, comma 2-bis. La sentenza ritiene che revocare la patente a chi causa un incidente stradale da ubriaco non sia una sanzione esagerata.
La Corte costituzionale ha specificato che la sanzione verrà applicata in modo progressivo crescente in base al tasso alcolemico, che più sarà alto più allungherà il periodo della sospensione della patente di guida. All’apice di questa scala c’è il caso più grave, che consiste nella revoca definitiva della patente, e corrisponde a chi guida con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l e provoca un incidente stradale. La sanzione verrà applicata anche in caso non ci siano feriti o danni ad altri.
Una sanzione non sproporzionata
La decisione di revocare la patente anche se con l’incidente non ci sono stati feriti deriva dal fatto che si vuole fermare un comportamento altamente pericoloso per la vita e l’incolumità sia del guidatore stesso, che altrui. Questo comportamento deve essere limitato anche se non ha causato feriti o decessi, per cui la revoca della patente di guida non è considerata una sanzione sproporzionata nemmeno rispetto all’assenza di danni seri causati da un guidatore ubriaco.
L’intento ultimo della sanzione è quello di evitare il ricrearsi di suddetta situazione di pericolo, per un periodo congruo di tempo, da decidersi appunto in base al tasso alcolemico. Questo provvedimento ha una funzione rieducativa, in quanto in caso di revoca, il guidatore dovrà sostenere nuovamente l’esame di guida: così facendo si attiverà un processo di correzione tramite la formazione, il tutto finalizzato a prevenire un altro incidente simile a quello per cui la patente è stata revocata.
Un caso reale
La questione sulla revoca in caso di incidente che non causa feriti è stata sollevata dalla Corte d’appello di Milano in occasione del caso di un agente di commercio che, guidando da ubriaco, era finito contro un guard rail senza provocare danni a terzi. Il suo tasso alcolemico era superiore a 1,5 g/l e in prima battuta era stato condannato sia a 8 mesi di carcere che a pagare una multa di 7.200 euro.
Essendo egli incensurato, e non essendoci stati feriti, la pena era stata sospesa, ma la patente gli è stata revocata in modo automatico come sanzione amministrativa accessoria alla condanna. Questa sanzione ha interferito non poco con il lavoro dell’uomo, per cui si è ritenuta essere una sanzione sproporzionata in riferimento ai danni causati.
In risposta a questo, con la sentenza 194 depositata in data odierna la Corte costituzionale ha detto che no, la sanzione non è affatto sproporzionata, e la patente verrà revocata a chiunque causi incidenti in stato di ebbrezza e superi il tasso alcolemico di 1,5 g/l. Per chi abbia un tasso alcolemico inferiore, la patente sarà sospesa per un tempo proporzionato allo stesso.