Migliaia di contribuenti che non hanno rottamato stanno ricevendo le lettere dell’Agenzia delle Entrate: guai in vista!
Le lettere dell’Agenzia delle Entrate
Un contribuente scrive: “ho appena ricevuto una lettera dall’Agenzia delle Entrate con il preavviso di fermo. Purtroppo non ho presentato domanda di definizione agevolata a giugno, anche perchè le mie cartelle non vi rientravano. Adesso sento parlare di nuovo condono, ma nel frattempo ecco la spada di Damocle del fermo amministrativo. Cosa posso fare? Non ho i soldi per pagare. La mia azienda non naviga in buone acque ma a me l’auto serve anche perchè faccio delle consegne proprio con la macchina.”
Ecco un esempio di quello che sta capitando a molti contribuenti. L’agenzia delle Entrate sta contattando per posta migliaia di contribuenti che non hanno aderito alla rottamazione delle cartelle esattoriali o che hanno cartelle che esulano dalla sanatoria.
Le ganasce fiscali
Le ganasce fiscali rappresentano un problema serissimo per chi le subisce, e spaventano tantissimi contribuenti. Proprio questo è l’argomento delle lettere che sta inviando l’Agenzia delle Entrate, in cui “minaccia” di fermare l’auto a chi ha ancora cartelle esattoriali pendenti e non inserite in sanatoria. Dopo la ricezione di questa lettera, il contribuente ha 30 giorni per provvedere al pagamento dovuto, altrimenti incorrerà nel fermo amministrativo e successivamente nel fermo vero e proprio.
Tutti i veicoli strumentali che non rientrano tra quelli impignorabili (per esempio quelli adibiti al trasporto dei disabili), possono essere soggetti alle ganasce fiscali quando ci sono debiti fiscali che sfociano nelle temutissime cartelle esattoriali. Decorsi 60 giorni dalla ricezione del preavviso, il fermo diventa definitivo e il veicolo oggetto del fermo non può più essere utilizzato dal contribuente, anche se resta in suo possesso e nella sua disponibilità.
Se il proprietario viene colto nell’atto di utilizzare il veicolo sottoposto a fermo, si rischiano multe salatissime che vanno da 1988 euro fino a 7953 euro! Inoltre, un veicolo con le ganasce fiscali non può essere né venduto né rottamato.
Quello che non piace ai contribuenti è che queste lettere sono partite subito dopo la fine dell’invio delle risposte di istanza di definizione agevolata: c’è chi riceve la buona notizia dell’accoglimento delle pratiche di rottamazione e chi invece viene minacciato di fermo amministrativo.
Queste lettere riguardano i contribuenti le cui cartelle esattoriali sono state escluse o non rientravano nella rottamazione quater, e di seguito indichiamo cosa si può fare a riguardo.
Cosa fare se si riceve la lettera
Se si riceve a casa una di queste lettere quindi, l’unica soluzione è saldare il proprio debito. L’alternativa potrebbe essere quella di presentare un’istanza all’Agenzia delle Entrate Riscossione, dimostrando l’indispensabilità del veicoli ai fini dell’attività svolta, poichè il Fisco tutela il debitore che per via del fermo amministrativo potrebbe subire danni al proprio reddito e peggiorare ulteriormente la sua situazione.
La soluzione migliore rimane però il saldo, perchè il contribuente non può esimersi dal pagare i propri debiti, tranne in casi di prescrizione, vizi di forma e notifica delle cartelle.