L’allarme degli esperti sottolinea con chiarezza che il prodotto in questione dovrebbe essere categoricamente evitato quando si tratta di acquisti del supermercato.
Sicuramente, quando si compila la lista della spesa, è difficile dimenticare l’olio d’oliva, un elemento fondamentale in cucina per la maggior parte delle ricette. Nella nostra cultura, l’utilizzo dell’olio, sia cotto che crudo, è così radicato che spesso lo consideriamo scontato, prendendolo dagli scaffali senza pensarci troppo, magari solo in base al prezzo conveniente.
Il prodotto in questione
Ultimamente, il prezzo dell’olio extra vergine di oliva ha subito notevoli aumenti, superando addirittura il 40%. Che si tratti di speculazioni, raccolti deludenti o altri fattori, i consumatori devono fare i conti con questo incremento di costo.
Potremmo essere tentati di optare per le bottiglie di olio più economiche, attualmente intorno ai 7 euro al litro, ma queste sono marche che fino a pochi mesi fa si aggiravano sui 4 euro. Ma scegliere tali prodotti potrebbe rivelarsi un grave errore.
È importante evitare di acquistare l’olio meno costoso nei supermercati, come spiegano gli esperti. Purtroppo, siamo abituati a consumare cibi di qualità inferiore e fatica a riconoscere quelli veramente sani. Quando assaporiamo cibi o condimenti di alta qualità, ne rimaniamo impressionati.
Dovremmo ritornare a essere più consapevoli delle nostre scelte alimentari e ad aggiungere al carrello della spesa prodotti più salutari, come l’olio extravergine di oliva.
L’allarme degli esperti per l’olio al supermercato
Gli esperti sottolineano che un prodotto di qualità dovrebbe costare intorno ai 10 euro al litro, e con gli attuali aumenti, probabilmente anche 12 o 13 euro. Se una bottiglia è in vendita intorno ai 5 euro, è già un segnale che dovremmo evitarla, e al di sotto di quel prezzo, in realtà, l’olio d’oliva non dovrebbe nemmeno essere considerato.
Le bottiglie meno costose sono economiche perché l’olio è di bassa qualità e proviene da olive di provenienza nazionale o addirittura internazionale. Se l’etichetta riporta questa informazione, significa che il prodotto non rispecchia l’immagine tradizionale dell’olio italiano, ottenuto da olive coltivate sul territorio italiano secondo standard rigorosi.
Per acquistare un autentico olio d’oliva, è essenziale verificare che sull’etichetta sia indicato non solo “italiano al 100%”, ma anche “olive italiane provenienti da x territorio”, IGP o Docg.
All’assaggio, un olio di qualità si riconosce per il suo sapore leggermente amarognolo, indicativo del mantenimento delle proprietà organolettiche delle olive nonostante la lavorazione. Se invece si percepisce un gusto insipido e una sensazione “grassa” in bocca, significa che l’olio non è di buona qualità.