Aumento delle sigarette, sia normali che elettroniche. Ecco come cambieranno i prezzi con la prossima manovra di bilancio.
La prossima manovra di bilancio prevista per il 2024 prevede un aumento delle accise sulle sigarette, che causeranno inevitabilmente un rincaro dei prezzi. Ad essere maggiorati non saranno solamente i prezzi delle sigarette normali, ma anche di quelle elettroniche. Ecco cosa cambierà.
Stando a quanto si legge nell’art. 11, comma 3, della bozza della legge di bilancio 2024, per effetto dei ritocchi dei valori della componente specifica e dell’onere fiscale minimo (ossia delle accise sul tabacco), un pacchetto di sigarette costerà in media tra i 10 e i 12 centesimi di più. Questa manovra ritoccherà anche la tassazione sul tabacco riscaldato e, secondo le prime stime, il gettito erariale non interromperà la sua crescita, almeno per i primi mesi.
Questo è stato deducibile dal fatto che nel corso dell’ultimo quinquennio si è verificata una diminuzione dei volumi di acquisto delle sigarette tradizionali da combustione, in favore della crescita esponenziale dei prodotti di nuova generazione a tabacco riscaldato, ossia le sigarette elettroniche. L’incremento del gettito erariale su base annua è stimato a +142 milioni di euro rispetto al 2022, e +331 milioni di euro rispetto alle aspettative di bilancio.
BAT Italia, uno dei maggiori competitor sul mercato italiano delle sigarette elettroniche, ha stimato che entro i prossimi 5 anni le sigarette elettroniche supereranno, in termini di vendite al pubblico, quelle classiche a combustione. Queste ultime infatti perdono terreno di anno in anno, tanto che per quest’anno è previsto un 5% in meno sulle vendite.
Al contrario, i volumi di acquisto delle sigarette elettroniche e di tutti i prodotti correlati, crescono a dismisura, arrivando a un +16% per quest’anno. I giovani e giovanissimi sono i maggiori consumatori delle nuove sigarette, e questa tendenza potrebbe portare a un abbassamento del gettito erariale, che oggi tra accise e Iva vale 4 miliardi di euro. Fabio de Petris, nuovo AD di BAT Italia e Alessandro Bertolini, presidente della multinazionale, auspicano l’istituzione di un tavolo di lavoro comprendente tutti i rappresentanti della filiera di produzione e distribuzione e i ministri coinvolti.
I vertici della multinazionale del tabacco si dicono d’accordo e si complimentano con il governo per la manovra di bilancio 2024, soprattutto in merito all’aumento delle accise sul tabacco. Propongono poi una modifica.
Nello specifico suggeriscono di modificare la proposta relativa all’incremento delle accise sulle sigarette per il 2025: “aumentando la sola componente specifica da 29,50 €/mille a 30,50€/mille si garantirebbe infatti la piena neutralità delle dinamiche concorrenziali anche per il 2025 – in linea con quanto stabilito per l’anno precedente – producendo inoltre un gettito incrementale stimato per l’erario di 97 milioni di euro”.