Lavorare solo 4 giorni a settimana è il futuro, e lei è la prima azienda italiana a renderlo reale: sarà una rivoluzione!
Della “settimana corta” in ambito lavorativo si parla già da diverso tempo, e sono numerose le aziende estere che per i propri dipendenti hanno adottato la settimana lavorativa di 4 giorni, riscontrando un aumento del profitto e una maggiore felicità nei lavoratori. Finalmente questo modo di concepire il lavoro arriva anche in Italia, e a portare la settimana corta nel nostro paese sarà la Lamborghini.
Alla Lamborghini si è vicinissimi all’accordo sulla settimana corta, che prevede solo 4 giorni lavorativi a settimana per i propri dipendenti. Questa sarebbe una vera e propria svolta, e rappresenterebbe, come ha rimarcato Primo Sacchetti, sindacalista Fiom, “un’intesa apripista per tutto il territorio”. L’importante decisione dopo 60 anni di attività fa decisamente riflettere: se la famosa azienda di Sant’Agata si converte alla settimana corta ci sarà un motivo!
Quello che i lavoratori di tutta Italia si augurano è che, da questo primo passo, anche altre aziende decidano di adottare la settimana lavorativa di 4 giorni, o quanto meno iniziare ad intavolare l’argomento con i sindacati. All’accordo la Lamborghini lavora da circa un anno, e sul tavolo ci sono la possibilità di intervallare la settimana di 4 giorni con quella standard di 5 per chi lavora su due turni, oppure lavorare 4 giorni per due settimane su quattro per chi lavora su tre turni.
Oltre a questo però, si discute anche di smart working massiccio, di corsi legati al benessere e al fitness e di altre novità sui permessi. Questo tipo di accordo tra l’azienda e i sindacati sarebbe una vera e propria rivoluzione, quindi si aspettano sviluppi. In realtà però la Lamborghini non sarebbe la primissima azienda italiana a concludere un accordo di questo tipo. Da aprile infatti la Omso di Pieve ha firmato un accordo con la Fiom che permette ai propri dipendenti di guadagnare lo stesso stipendio con una serie di benefit aggiuntivi sperimentando proprio la settimana corta.
L’esigenza di lavorare 4 giorni a settimana deriva dalla necessità sempre maggiore dei lavoratori di riequilibrare la propria vita, cercando di conciliare meglio i tempi dedicati al lavoro e quelli dedicati alla vita privata. Viviamo in una società dove la massimizzazione dei profitti sembra essere l’unica cosa importante, e dove si vive in costante dipendenza dal lavoro, con il risultato di stress, depressioni in aumento e sempre più disagi nella vita privata. I divorzi sono aumentati e la popolazione mondiale è depressa perchè è sempre a lavoro.
Da qui, l’esigenza di trovare una formula nuova per lavorare al massimo delle proprie capacità, ma avere al contempo dello spazio per dedicarsi alla vita privata. L’esperimento vero e proprio della settimana corta, fatta da 32 ore lavorative, è stato portato avanti in Gran Bretagna nel 2022, dove 73 aziende e 3.300 lavoratori hanno sperimentato la settimana corta. I risultati sono stati un calo significativo dello stress, la diminuzione di un terzo dei giorni di malattia richiesti dai dipendenti e un calo del 57% del tasso di licenziamento, mantenendo sempre la stessa produttività e in alcuni casi aumentandola.
La Assirm, l’associazione dove si ritrovano tutte le principali aziende di ricerca di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale per Confindustria Intellect, ha evidenziato che il 55% degli italiani è disposto a guadagnare meno per avere un giorno libero in più a settimana, e che questa percentuale sale al 62% nei lavoratori che hanno tra i 25 e i 34 anni di età.