Sembra proprio che le allerte meteo non funzionino come dovrebbero. Ora la situazione è molto grave e nessuno se lo aspettava.
Gli esperti evidenziano che le allerte meteo non funzionano ed è per questo che l momento ci si ritrova in situazioni che sarebbe bene evitare. Viste le condizioni del meteo di queste ultime ore, l’estate è veramente finita? Facciamo chiarezza su cosa sta accadendo.
Allerte meteo, qual è la situazione gravissima del momento?
Da oltre dieci giorni, i centri di calcolo internazionali stanno proiettando scenari eccezionali per il mese di agosto nel Mediterraneo, sfidando gli scettici delle previsioni a lungo termine. Una massiccia discesa di aria fredda di origine artica è prevista verso la Valle del Rodano e il Golfo di Genova, potenzialmente generando un vortice ciclonico o persino un Uragano Mediterraneo. Questa previsione è una delle più preoccupanti per l’Italia.
In queste ore, il ciclone noto come POPPEA sembra addirittura in procinto di evolversi in un Uragano Mediterraneo, noto agli americani come “Medicane”, unendo le parole “Mediterranean” e “Hurricane”. Nonostante l’entità del fenomeno, le allerte meteo sono giunte con ritardo come dicono gli esperti. Tuttavia, l’evento è ormai imminente, con l’approccio a poche ore.
L’inizio di settembre sarà presumibilmente influenzato dagli effetti residui del CICLONE POPPEA, che lascerà un’impronta significativa nel cuore del Mediterraneo. L’anticiclone subirà un indebolimento, aprendo la strada a perturbazioni provenienti dal Nord Atlantico. Queste perturbazioni porteranno ancora piogge, temporali e condizioni avverse su gran parte dell’Italia all’inizio del nuovo mese.
Come sarà il tempo a settembre?
È finita in questo modo l’estate? Sebbene il calendario segni l’arrivo dell’autunno con l’equinozio previsto per il 23 settembre alle 3:03, è importante considerare che l’autunno meteorologico prenderà il via già il 1 settembre, in linea con il suo solito anticipo.
Ma quali saranno le previsioni meteo per i prossimi giorni? Gli esperti indicano chiaramente che durante la prima settimana del mese, fino a circa il 5-6 settembre, il Mediterraneo centrale, incluso l’Italia, rimarrà influenzato da flussi instabili. Pertanto, la probabilità di perturbazioni e precipitazioni rimarrà elevata. A causa delle condizioni meteorologiche avverse, le temperature potrebbero mantenere valori tipici del periodo o addirittura leggermente inferiori alla media.
Nella seconda metà di settembre, un aspetto di notevole importanza sarà l’influenza derivante dalle temperature marine. Le stesse hanno già raggiunto valori attorno ai 28/30°C su molti tratti di mare, rappresentando un’anomalia di circa 4/5°C rispetto alle medie di riferimento. Questa situazione si traduce in un maggiore accumulo di energia potenziale, fondamentale per il possibile sviluppo di fenomeni estremi anche nei prossimi mesi autunnali.
Queste circostanze, specialmente nelle regioni meridionali, potrebbero favorire la formazione di Medicane, ovvero perturbazioni violente alimentate dalle calde acque del Mediterraneo, che assumono caratteristiche simili a tempeste tropicali. Pur avendo una durata spesso limitata, i Medicane possono portare a intense precipitazioni e forti raffiche di vento, superando i 120 km/h.
Complessivamente, la prossima stagione potrebbe rivelarsi intensa dal punto di vista atmosferico. È importante rimanere aggiornati per comprendere meglio l’evoluzione e gli effetti che ci si può aspettare alle nostre latitudini, soprattutto con l’ormai imminente arrivo di El Niño.