Dalle risse con Gullit e Cassano ai vizietti di Ronaldo: Fabio Capello senza peli sulla lingua a Milano. Sono tutti scioccati.
Fabio Capello
Da poco è iniziato il nuovo anno accademico, e in occasione della presentazione del corso triennale in “sport e management” dell’Università UniLimec di Milano, tenutasi nella sala vip dello stadio San Siro, Fabio Capello ha parlato della propria filosofia di vita e di calcio, e tra le altre cose ha rivelato dettagli scioccanti su diverse figure con cui si è interfacciato nel corso della sua lunga carriera.
Gli studenti lo hanno ascoltato rapiti, divertiti e incuriositi. Capello ha introdotto il corso di laurea triennale con un discorso motivazionale e didattico, in cui sprona i giovani a non demordere e ad avere coraggio, con uno speech d’impatto e diretto.
Capello ha affermato che “senza il coraggio di affrontare le difficoltà non si raggiungono gli obiettivi. Tutte le scuse hanno le gambe corte. Gli alibi sono per i perdenti. Quelli che vincono ripartono dalle sconfitte, le analizzano.” Parlando dei match persi, ha condiviso la sua strategia: “quando facevo le riunioni dopo le partite perse prima sentivo cosa ne pensava il mio staff, poi ero io che decidevo come intervenire”.
L’atteggiamento giusto
Per far capire meglio a cosa si riferisse quando ha parlato di discorsi motivazionali e di atteggiamento giusto, Capello ha raccontato un aneddoto su una partita della stagione 2006/2007, quando l’allenatore era alla guida dei Blancos. Durante la partita con il Maiorca la squadra di Capello era indietro di una rete, e all’intervallo lui si sedette con i suoi atleti a terra e li spronò con un tono di voce calmo ma netto.
Le sue parole furono: “Abbiamo recuperato 9 punti al Barcellona e ora dobbiamo regalare un campionato?” Quello di cui i giocatori avevano bisogno in quel momento era tranquillità e, ha spiegato Capello, urlargli contro gli avrebbe messo addosso ancora più pressione. Il risultato fu che i Blancos divennero campioni di Spagna!
Non sempre però la linea morbida è stata quella vincente, e Capello ha raccontato senza peli sulla lingua anche di episodi in cui è venuto alle mani con Gullit e Cassano.
Le rivelazioni scioccanti
Parlando invece di Ronaldo il Fenomeno, Capello ha esternato il suo rapporto particolare con il giocatore raccontando alcuni dietro le quinte. Nello specifico ha evidenziato lo spirito festaiolo di Ronaldo, che era “sempre circondato da donne”, e anche che a detta di Van Nistelrooy nello spogliatoio si sentiva odore di alcol. Dalla vittoria del mondiale nel 2002 Ronaldo aveva preso 10 chili, e Capello gli ha suggerito di mettersi a dieta, ma l’atleta non è riuscito nel suo intento.
I consigli di Capello
Tornando a parlare agli studenti, Capello ha ricordato loro quanto sia fondamentale la cura del talento e il lavoro quotidiano: “fare schemi è facile, ma correggere gli errori penso sia una delle cose più difficili” afferma l’ex allenatore storico della Roma.