Qual è il libretto di risparmio migliore tra quello postale e quello bancario? Ecco la risposta definitiva a questo dilemma.
I libretti di risparmio sono un metodo di investimento sicuro a cui sceglie di ricorrere chi vuole investire i propri soldi senza metterli a rischio, ma quali sono i migliori? Sia Poste Italiane che gli istituti di credito hanno delle soluzioni valide, ma vediamo insieme qual è la migliore in assoluto.
In un momento storico incerto e poco affidabile come quello che stiamo vivendo, in tantissimi preferiscono non investire i propri soldi in azioni o in metodi poco sicuri e altalenanti, ma optano invece per i libretti di risparmio, che sono decisamente più tranquilli. Una volta deciso di investire però, ci si trova a dover scegliere tra i vari libretti di risparmio disponibili sul mercato.
In passato esistevano solo i libretti postali, ma oggi anche molte banche e istituti di credito danno ai loro clienti la possibilità di investire in libretti di risparmio. Anche se Poste Italiane ha rinnovato e rinfrescato notevolmente le sue possibilità di investimento con i buoni fruttiferi postali e i libretti smart, vanno prese in considerazione anche le offerte dei maggiori istituti bancari italiani, che mettono a disposizione soluzioni di risparmio a breve, medio e lungo termine senza incorrere in troppi rischi.
Investire in un libretto di risparmio, a prescindere che sia postale o bancario, affida all’intermediario la titolarità delle somme versate dal cliente per il tempo pattuito, ma il cliente può ritirare le proprie somme in qualsiasi momento, e insieme ad esse ricevere anche gli interessi maturati fino al momento del ritiro.
Vediamo ora le differenze tra i libretti di risparmio postali e quelli bancari. I libretti di risparmio postali smart, per esempio, permettono di accreditare lo stipendio e/o la pensione, ma non di versare assegni e chiedere prestiti, inoltre non hanno alcuna carta di credito associata e non è consentito andare in rosso. Le offerte attive presso Poste Italiane sono quelle che riguardano i libretti di risparmio ordinari, che hanno un interesse fisso lordo dello 0,001% all’anno, quelli smart (di cui sopra), che hanno un interesse variabile lordo dello 0,30% a 90 giorni, 0,40% a 360 giorni e del 4% a 540 giorni.
Inoltre ci sono i libretti di risparmio dedicati ai minori, che hanno un interesse lordo annuo dello 0,01%, oppure quelli giudiziari, che permettono di acquisire denaro da procedimenti giudiziari e offrono un tasso di interesse lordo fisso dello 0,01% annuo.
Per quanto riguarda i libretti di risparmio bancari invece, le banche permettono di accreditare pensioni e stipendi e anche di avere a disposizione un Bancomat per il prelievo dagli sportelli. Tra le opzioni ci sono il libretto Genius Teen di Unicredit, destinato ai giovani tra i 13 e i 17 anni e che offre un tasso di interesse dello 0,20% annuo, oppure il libretto Genius Bimbi, pensato per i bambini da 0 a 12 anni che permette di custodire i risparmi fin dalla nascita, effettuare versamenti, prelevare e incassare bonifici con lo stesso tasso di interesse dedicato ai teenagers.
Intesa San Paolo invece propone il Libretto Flash per i ragazzi fino a 17 anni con interessi dell’1% fino alla maggiore età, e il Libretto Pensione per te, che non ha costi di apertura né di accredito e prelievo.
La risposta è che una risposta univoca non c’è: ogni persona può trovare più utile, remunerativo e congeniale il libretto postale o quello bancario, a seconda delle proprie esigenze! Entrambi i libretti offrono soluzioni valide, per cui la scelta migliore è quella che meglio si adatta alle necessità dell’investitore.