Dal 2015 l’OMS ha inserito questo alimento nella lista dei prodotti potenzialmente cancerogeni. Scopri quali sono le dosi sicure.
Gruppo 2A e Gruppo 1
Il Gruppo 2A è un gruppo che include tutti i prodotti potenzialmente cancerogeni per l’uomo, che viene regolarmente aggiornato dall’OMS, e nel quale nel 2015 l’Organizzazione ha inserito la carne rossa, uno degli alimenti più amati in assoluto.
Il Gruppo 1 invece è l’elenco dei prodotti che sono sicuramente cancerogeni, e qui figurano il fumo e l’amianto, tra gli altri. Sempre nel 2015, l’OMS ha aggiunto a questo elenco le carni lavorate (ossia insaccati, affettati, salsicce, prodotti in scatola, hamburger, wurstel, bacon, ecc). La decisione arriva dopo uno studio dell’International Agency for Research on Cancer (IARC), che mette in correlazione questi alimenti con il cancro. Il fattore di rischio principale è la presenza, in questi alimenti, di nitrati e nitriti.
Questo non vuol dire che mangiare questi alimenti farà venire il cancro, ma che c’è una possibilità che questo si sviluppi a causa delle loro caratteristiche potenzialmente cancerogene.
Nitriti e nitrati
L’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) spiega che ingerire questi additivi comporta la loro modificazione metabolica e la potenziale conseguente trasformazione in nitrosammine, molecole potenzialmente cancerogene. L’Associazione precisa che un consumo eccessivo di questi elementi aumenta il rischio di tumori allo stomaco e all’esofago. Le nitrosammine possono provocare danni al DNA innescando mutazioni che possono portare alla formazione di tumori.
Dal 2015 quindi, molte aziende hanno iniziato un processo di eliminazione di nitriti e nitrati dai loro prodotti, e di sostituzione degli stessi con additivi più naturali e sicuri, come estratti di frutta e spezie. Gli additivi non sono necessari ai fini della conservazione della carne, ma per farle mantenere il colore rosato. I nitrati inoltre non contribuiscono nemmeno al sapore della carne, perchè non hanno componenti aromatiche. Di conseguenza, possono essere sostituiti da altri conservanti naturali, come ad esempio estratti di ciliegia o tè verde.
Gli additivi autorizzati (conservanti, antiossidanti, coloranti, addensanti, emulsionanti, esaltatori, antiagglomeranti, ecc.) dall’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) sono migliaia sul mercato, e un loro consumo in quantità limitate non costituisce un rischio per quanto riguarda lo sviluppo di tumori. Tra questi additivi non rientrano nitriti e nitrati, di cui gli esperti sconsigliano il consumo.
Le dosi consigliate
Le dosi consigliate dall’OMS per quanto riguarda il consumo di carne rossa è di massimo 500 grammi a settimana, con il suggerimento di evitare in ogni caso la carne lavorata. Secondo il World Cancer Research Fund invece, ci si dovrebbe limitare a 3 porzioni di carne rossa a settimana, e rimane invariato il consiglio di evitare la carne lavorata.