Al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, l’attenzione si sposta oltre gli argomenti tradizionali di economia e geopolitica per affrontare una questione di risonanza globale: la “malattia X”. Questo termine, coniato dagli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), rappresenta un’apprensione per una malattia non ancora esistente, ma che potrebbe emergere da un agente patogeno sconosciuto, scatenando una pandemia più letale del Covid-19.
Malattia X: di cosa si tratta
L’OMS, già nel 2018, prima dell’insorgere della pandemia da coronavirus, aveva espresso l’ipotesi di una possibile nuova minaccia pandemica derivante da una malattia ancora sconosciuta. Sebbene manchino dettagli su quando e con quale patogeno si potrebbe verificare questa eventualità, gli esperti concordano sul fatto che l’arrivo di una pandemia con un tasso di mortalità significativamente più alto del SARS-CoV-2 è un rischio da prendere seriamente.
Si stima che la malattia X possa avere un impatto comparabile all’influenza spagnola del 1918-1920, una pandemia che ha mietuto almeno 50 milioni di vite, il doppio delle vittime della Prima guerra mondiale. Gli esperti ritengono che il tasso di mortalità della malattia X potrebbe superare di 20 volte quello del Covid-19. Considerando che la pandemia attuale ha già causato oltre 2,5 milioni di morti in tutto il mondo, la malattia X potrebbe teoricamente portare a 50 milioni di vittime, sottolineando la necessità di prepararsi adeguatamente.
In risposta a questa potenziale minaccia, gli sforzi degli esperti di tutto il mondo sono concentrati sullo studio dei virus noti, sulla ricerca e sulla prevenzione. L’obiettivo principale è sviluppare rapidamente eventuali vaccini e preparare una risposta celere ed efficace contro un’ipotetica nuova pandemia.
Elenco delle malattie prioritarie
La malattia X ha ottenuto un posto d’onore nell’elenco delle malattie prioritarie dell’OMS, una lista che identifica gli agenti patogeni più pericolosi capaci di scatenare epidemie o pandemie. Questo elenco, introdotto nel 2017, mira a guidare e concentrare gli investimenti globali nella ricerca e nello sviluppo per affrontare le minacce sanitarie emergenti.
Oltre alla malattia X, la lista delle malattie prioritarie dell’OMS comprende già il Covid-19, la febbre emorragica Crimea-Congo, Ebola, il virus Marburg, la febbre di Lassa, il MERS, il SARS, il virus Nipah, la febbre della Rift Valley e lo Zika. Secondo l’OMS, la presenza della “malattia X” nell’elenco riflette la consapevolezza che una grave epidemia internazionale potrebbe scaturire da un agente patogeno attualmente sconosciuto, capace di causare gravi malattie umane.