C’è correlazione tra l’orario dei pasti e la salute fisica? Sembra di sì: se mangi a questi orari riduci il rischio di infarti e ictus.
Uno studio scientifico ha dimostrato che essere regolari negli orari dei pasti aiuta a ridurre il rischio di infarti e ictus. Vediamo insieme quando è consigliato mangiare, e cosa dice la scienza a riguardo.
Da qualche tempo gli scienziati di tutto il mondo si stanno chiedendo se ci sia una correlazione reale tra l’orario in cui si mangia e la salute fisica, e se prendere un’abitudine oraria precisa possa aiutare in qualche modo a ridurre i rischi per la nostra salute. Uno studio molto ampio, portato avanti dai ricercatori del Nutritional epidemiology research team (Eren) dell’Inserm, Inrae, Università Sorbona di Parigi e dell’Istituto di salute globale di Barcellona, ha esaminato gli effetti degli orari dei pasti sulle malattie cardiovascolari.
La spinta a portare avanti questo studio viene dal fatto che le malattie cardiache e cerebrovascolari sono la principale causa di morte nel mondo, e la metà dei casi è legato alla dieta. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Nature Communications” e i dati presi in esame riguardano 103.389 pazienti adulti della coorte NutriNet-Santé e sono stati raccolti dal 2009 al 2022. Il 79% del campione analizzato sono donne, e i dati dicono precisamente cosa le persone esaminate hanno mangiato, e a che ora. I risultati sono a dir poco stupefacenti.
Alla base della ricerca c’era la volontà di cercare una correlazione tra la dieta e il rischio di sviluppare malattie cardiache e cerebrovascolari, ma non solamente in riferimento a cosa si mangia, ma anche a quando lo si fa, volendo dimostrare la veridicità del concetto secondo cui mangiare presto sia a colazione che a cena faccia bene alla salute.
Quello che è emerso dallo studio è che questo concetto ha fondamenti reali nella scienza, e che fare troppo tardi il primo e l’ultimo pasto della giornata è associato ad un aumento significativo del rischio di malattie cardiache e cerebrovascolari. Questo vuol dire che, oltre a scegliere una dieta sana fatta di alimenti indicati, bisogna fare attenzione a fare colazione presto al mattino e a cenare non troppo tardi alla sera.
Nello specifico, dallo studio si evince come ritardare l’ora della colazione aumenta del 6% il rischio di malattie cardiovascolari per ogni ora in più di ritardo. Per fare un esempio pratico, se solitamente si fa colazione alle 09.00 del mattino, si ha un rischio maggiore del 6% rispetto al fare colazione alle 08.00. Per quanto riguarda la cena invece, fare l’ultimo pasto della giornata tardi aumenta il rischio di ictus dell’8% per ogni ora, ma non risulta nessun aumento di rischio per quanto riguarda le malattie coronariche.
In buona sostanza quindi, per ridurre il rischio di infarti e ictus, malattie cardiache e cerebrovascolari, bisognerebbe seguire una dieta adatta che non affatichi troppo il sistema cardiovascolare, e anche essere regolari negli orari dei pasti, evitando di fare colazione e di cenare troppo tardi.