Secondo gli esperti mangiare due uova a settimana fa malissimo. Il motivo è sorprendente, nessuno se lo sarebbe mai aspettato.
Le uova, elemento fondamentale nella dieta di molte culture nel corso dei secoli, sono oggetto di dibattito nella comunità medica quando si tratta di quantità consigliate per il consumo settimanale. Mentre alcuni esperti sottolineano i numerosi benefici delle uova, altri avvertono di limitarne l’assunzione. In questo contesto, la dottoressa Daniela Biserni, esperta in nutrizione, ha approfondito la questione, offrendo una prospettiva equilibrata sui pro e i contro del consumo di uova.
Mangiare uova nella settimana: perché due fanno male?
Le uova sono universalmente riconosciute come una fonte di proteine di alto valore biologico, essenziali per la salute e la funzione del nostro corpo. La dottoressa Biserni sottolinea che le proteine contenute nelle uova corrispondono perfettamente alle necessità del nostro organismo. In soli 100 grammi di uova, si possono trovare ben 13 grammi di proteine, offrendo un supporto essenziale per la costruzione e il ripristino dei tessuti, la formazione di enzimi e ormoni, e il mantenimento di una corretta funzione immunitaria.
Non solo le uova sono una ricca fonte di proteine, ma presentano anche un basso contenuto calorico, con soli 70 calorie in 100 grammi.
Contrariamente a ciò che alcuni potrebbero pensare, la dottoressa Biserni consiglia di includere le uova nella dieta quotidiana, raccomandando un consumo moderato di 6-8 uova a settimana. Questo consiglio si basa sulla comprensione che le uova apportano benefici significativi, fornendo al corpo una gamma completa di aminoacidi essenziali necessari per molte funzioni vitali.
Quali sono i benefici di mangiare più uova a settimana?
Un mito comune associato al consumo di uova riguarda il loro presunto impatto negativo sul colesterolo. Tuttavia, la dottoressa Biserni affronta questo argomento con chiarezza, sottolineando che le uova non sono da biasimare per i livelli elevati di colesterolo. La vera causa di un aumento del colesterolo nel sangue è spesso attribuita a un consumo eccessivo di zuccheri e alimenti a base di cereali raffinati, come il pane bianco, la pasta, la pizza e i dolci.
In realtà, numerosi studi scientifici hanno dimostrato che il colesterolo contenuto nelle uova ha un impatto minore sui livelli ematici rispetto a quanto si pensasse in passato. Le uova, anzi, possono contribuire a migliorare il profilo lipidico, aumentando il colesterolo “buono” e migliorando la rapporto tra il colesterolo “buono” e quello “cattivo”.
La dottoressa Biserni invita quindi a sfatare il mito delle uova come cattive per la salute cardiovascolare e ad adottare un approccio bilanciato nella pianificazione alimentare. Moderazione e attenzione alla qualità complessiva della dieta sono chiavi per mantenere una salute ottimale.