Ti sei mai chiesto perchè è più difficile ottenere un mutuo sulla seconda casa? Ecco cosa cambia rispetto alla prima casa.
Quando una casa ce l’hai già, ma vuoi fare un investimento oppure semplicemente acquistarne una seconda per i figli o per le vacanze estive, spesso puoi trovarti di fronte ad una difficoltà maggiore di accedere ad un mutuo rispetto a quando hai comprato la prima casa, ma perchè? Ecco tutti i motivi.
Mutuo sulla seconda casa
Acquistare una seconda casa, tranne in casi rari e fortunati, comporta accendere un nuovo mutuo, e per farlo si deve seguire lo stesso identico iter che per una prima casa. Quello che cambia però sono i costi e alcune regole, che di fatto rendono più difficile l’ottenimento. Alla base di questa difficoltà c’è il fatto che la seconda casa non è un bene necessario, per cui vengono meno tutte le agevolazioni in vigore per l’acquisto della prima casa, che invece è considerata necessaria. Oltre a questo, aumentano anche i costi del Notaio e del finanziamento.
Infatti, mediamente sulla prima casa le banche concedono fino all’80% del valore dell’immobile, mentre sulla seconda casa solo fino al 60%. Allo stesso modo, un mutuo sulla prima casa può arrivare fino a 40 anni, mentre per un mutuo sulla seconda casa non si superano mai i 30. Infine, i tassi di interesse su un mutuo destinato all’acquisto di una seconda casa sono meno vantaggiosi rispetto a quelli di un mutuo per prima casa.
Differenze tra i casi
La differenza più importante però sta nelle agevolazioni, visto che per la seconda casa non ce ne sono per niente, e non sono previsti nemmeno i benefici fiscali quali detrazioni o l’imposta sostitutiva. Questo ha una ripercussione diretta sull’imposta di registro, che deve pagare chiunque compri un nuovo immobile, e che per la prima casa equivale al 2% del valore catastale dell’immobile, mentre per la seconda casa arriva al 9%. Se per l’imposta catastale e ipotecaria le cose non cambiano tra primo e secondo immobile, per l’IVA il problema torna a farsi sentire.
Infatti, quando si acquista un immobile da una società, per la prima casa l’IVA è ridotta ed è del 4%, mentre per la seconda casa arriva al 10% oppure al 22% se si tratta di un immobile di lusso. Infine, si perdono i benefici fiscali, come la detrazione Irpef (che per la prima casa permette di ottenere il 19% sugli interessi passivi pagati alla banca), le detrazioni per la perizia, l’istruttoria e le spese notarili. Per ultimo, acquistando una seconda casa, l’imposta sostitutiva dello stesso sale dallo 0,25% al 2%. Il tutto è perchè la prima casa è una necessità, mentre la seconda no. Allo stesso modo, pagare un secondo mutuo quando se ne ha già uno aperto, è più difficile, per cui le banche tendono a prendersi meno responsabilità.