Attenzione ad accendere il camino o la stufa in questo modo perché scattano subito 5.000 euro di multa: che cosa sta succedendo?
Accendere il camino o la stufa potrebbe costituire un reato in alcune regioni d’Italia. Infatti, in diverse regioni settentrionali, in particolare in Lombardia, dove la qualità dell’aria è una priorità, sono in vigore severe multe per chi fa uso di queste fonti di riscaldamento durante l’inverno, con sanzioni che possono arrivare fino a 5.000 euro.
In varie zone del paese, è vietato utilizzare generatori di calore con una classificazione di emissioni inferiore a 4 stelle. Questa restrizione non riguarda solo camini e stufe, ma si estende anche a termostufe a legna e stufe ad accumulo alimentate a biomassa legnosa.
Osserviamo un’ampia panoramica delle restrizioni e delle sanzioni in atto sul territorio italiano, specialmente in previsione dell’inverno 2023-2024. In alcune regioni, l’uso del camino e della stufa potrebbe non essere un’alternativa, rendendo ancora più complesso il problema del riscaldamento domestico.
L’attenzione per l’ambiente entra in conflitto con il bisogno di riscaldare le case. Le normative contro l’inquinamento rischiano di impedire alle famiglie di mantenere il calore in casa, specialmente nelle regioni settentrionali dell’Italia, che sono le più colpite da queste restrizioni.
In Lombardia, dal 1° gennaio 2020, è vietato:
Anche in Veneto sono in vigore norme simili a quelle della Lombardia, con restrizioni all’uso di camini e stufe a legna in inverno.
In Emilia Romagna, ci sono limitazioni sull’uso di camini e stufe a legna. La qualità dell’aria è regolamentata da norme attive da ottobre 2019 a marzo 2020, vietando l’uso di camini, stufe a legna o pellet di classe 1 e 2 stelle in alcune aree della regione.
Nel Piemonte, una delibera regionale del 2018 impone restrizioni sull’uso di generatori di calore a biomassa legnosa, come camini e stufe, con potenza nominale inferiore a 35 kW e classe di prestazione emissiva inferiore a 3 stelle.
In Toscana, è obbligatorio registrare camini, stufe e caldaie che utilizzano biomasse, come legna e pellet. Alcuni impianti sono esclusi da questa regolamentazione, come le cucine economiche e i camini dismessi.
Ogni regione gestisce le sanzioni per le violazioni delle restrizioni sull’uso di camini e stufe. Ad esempio, in Lombardia, le multe variano da un minimo di 500 euro fino a un massimo di 5.000 euro per chi non rispetta le norme. Alcune regioni offrono incentivi per l’uso di generatori con una classe emissiva pari o superiore a 4 stelle.