Riduzione detrazione fiscale per i redditi superiori a 50.000 euro, ecco a quanto ammonta e quali sono le novità a riguardo.
La novità per i redditi superiori a 50.000 euro riguarda la riduzione sulla detrazione fiscale: ecco tutto quello che c’è da sapere.
Riduzione detrazione fiscale 2024
Il testo del decreto legislativo sulla riforma IRPEF conferma la riduzione della detrazione fiscale per i titolari di redditi superiori a 50.000 euro, diminuendo la franchigia di 260 euro per specifiche spese, escluse quelle sanitarie e i bonus fiscali sulla casa. Il taglio sarà tout-court sugli altri oneri detraibili al 19% in dichiarazione dei redditi e per le erogazioni liberali. L’intento è quello di azzerare i benefici del taglio delle aliquote.
La portata di questo intervento è ridotta, ma vuole evitare che i benefici derivanti dall’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF tocchino anche i titolari dei redditi più alti, e trova spazio nell’ambito dei vari tagli a bonus e detrazioni che sono stati attuati per riordinare la disciplina della tax expenditures.
L’articolo 2 del decreto legislativo sulla riforma IRPEF parla della nuova franchigia e prevede che venga applicata alle spese detraibili al 19%, ad esclusione delle spese sanitarie, alle erogazioni liberali a favore di ONLUS, iniziative umanitarie, religiose o laiche, alle erogazioni liberali in favore di partiti politici, alle erogazioni liberali in favore degli enti del terzo settore e ai premi di assicurazione per i rischi legati ad eventi calamitosi.
Da questo testo restano escluse le spese detraibili che rientrano nel raggio di azione dei bonus casa, e il reddito da considerare per determinare la soglia dei 50.000 euro, che fa scattare il taglio delle detrazioni fiscali, sarà calcolato al netto della prima casa e delle sue pertinenze.
La scelta del Governo
Maurizio Leo, Viceministro dell’Economia, evidenzia nella conferenza stampa dello scorso 16 ottobre, che il fine della misura è quello di concentrare il sostegno governativo esclusivamente ai titolari dei redditi medio-bassi, per cui è stata attuata la riforma delle aliquote IRPEF, che ha accorpato le due aliquote più basse applicando il 23% a tutti i redditi inferiori a 28.000 euro.
Il taglio del beneficio però toccherà solamente i contribuenti che in dichiarazione dei redditi indicheranno le spese detraibili, mentre chi non lo farà potrà comunque usufruire dell’applicazione dell’aliquota del 23% fino a 28.000 euro, risparmiando parecchio in termini di imposta dovuta. Questo è un dato fondamentale da considerare, visto che, stando ai dati del Sole24Ore, il 20% dei titolari di redditi superiori a 50.000 euro non registra gli oneri detraibili.