Nel 2024 ci saranno 4113 nuove assunzioni all’Agenzia delle Entrate: ecco cosa faranno i nuovi assunti e come cambierà l’Agenzia.
L’Agenzia delle Entrate assume 4113 tecnici per analizzare i dati. Ecco tutte le novità che verranno apportate all’organo di controllo fiscale italiano, dopo la spinta del Pnrr e della nuova delega fiscale da attuare.
Nuove assunzioni all’Agenzia delle Entrate
La necessità per l’Agenzia delle Entrate di assumere nuovo personale arriva direttamente dall’Europa e dal Pnrr, che tra i suoi obiettivi annovera quello di valorizzare le risorse umane e promuovere nuove professionalità con lo scopo di modernizzare la macchina operativa del fisco. Nello specifico, l’Agenzia delle Entrate dovrà rendere ancora più aspra la lotta all’evasione fiscale, e allo stesso tempo rendere più fruibili tutti i servizi anche da remoto, garantendo la miglior assistenza possibile ai contribuenti.
Una sfida sicuramente non da poco, ma per cui l’Agenzia delle Entrate, guidata da Ernesto Maria Rufini, sembra essere pronta ad accettare, aprendo le sue porte a nuove assunzioni in campo informatico. I nuovi tecnici informatici dovranno essere almeno 4113 entro la fine del 2024 e dovranno far sì che il patrimonio della banca dati dell’Agenzia stessa venga sfruttato al massimo, integrando il sistema attuale con le nuove tecnologie del mercato e con l’utilizzo degli strumenti di analisi avanzata dei dati di cui si dispone oggi.
Un organo in via di sviluppo
La scia di innovazione promossa dal Pnrr sta già iniziando a funzionare, e le procedure di analisi del rischio, che mirano a controllare di più i contribuenti a rischio evasione, si stanno perfezionando: il tax gap è sceso a 83,6 miliardi di euro nel 2021, registrando una diminuzione di circa 24 miliardi di euro in 5 anni. A evidenziare questo miglioramento è la relazione Mef sull’economia non osservata pubblicata su Il Sole 24 ore di ieri, 3 gennaio.
A rendere possibile questo miglioramento c’è l’applicazione di strumenti di analisi dei dati più moderni e sviluppati, che permettono di sfruttare al meglio la banca dati dell’Agenzia delle Entrate e anche di metterla meglio a confronto con le banche dati degli altri organi di controllo. La necessità di modernizzare i sistemi dell’Agenzia delle Entrate deriva anche dall’imminente delega fiscale da attuare, in particolar modo in riferimento al concordato preventivo per le piccole e medie partite IVA e alla cooperative compliance.
Le nuove assunzioni dell’Agenzia delle Entrate rafforzeranno numericamente l’organico e saranno formate con competenze specifiche di amministrazione finanziaria e tecnologica. Stando alle direttive emerse negli scorsi giorni infatti, i nuovi assunti avranno un ruolo fondamentale nell’applicazione pratica delle nuove tecnologie, tra cui spicca sopra ogni altra l’intelligenza artificiale. Inoltre si tornerà ad insistere sulla lotta alle frodi sull’IVA, e si cercherà di individuare le frodi e contrastarle.
In questo la fatturazione elettronica ha già dato una grande mano, ma l’Agenzia delle Entrate intende migliorare ulteriormente il funzionamento della macchina fiscale, rendendola efficiente al massimo e al servizio dei contribuenti onesti, che meritano un servizio di primissima qualità.