Per la terza volta, la pittoresca città di Taranto ha annunciato la sua partecipazione all’iniziativa “Case a 1 euro” con l’obiettivo di ravvivare la zona della Città Vecchia.
Il progetto “Case a 1 euro” sta guadagnando sempre più popolarità in Italia, riscuotendo notevole successo. Questa iniziativa mira a contrastare l’emigrazione e il declino delle piccole città e dei villaggi.
Taranto, situata nella Puglia meridionale e conosciuta come la “Città dei due mari” a causa della sua posizione tra il Mar Grande e il Mar Piccolo, ha deciso di partecipare nuovamente a questo programma, per la terza volta in pochi anni.
Case a 1 euro a Taranto
La città di Taranto è suddivisa in tre parti distintive: la Città Vecchia, il Borgo Umbertino e il quartiere industriale. La Città Vecchia ha sperimentato in passato un fenomeno di spopolamento, con molte case abbandonate e in cattive condizioni. Nel 2020, il Comune ha aderito al progetto “Case a 1 euro” con risultati positivi. Il successo della prima edizione ha spinto l’amministrazione comunale a lanciare un secondo bando l’anno successivo, con ulteriori acquisti di edifici che sono ora in fase di restauro. Alla luce di queste esperienze positive, il Comune di Taranto ha deciso di lanciare il terzo bando per la vendita di case nella Città Vecchia al simbolico prezzo di 1 euro.
Questa volta, tre ampi e prestigiosi lotti di immobili di proprietà dell’Ente Civico sono messi in vendita nell’edizione 2023. Il bando sottolinea che questi edifici si trovano in posizioni di pregio, in prossimità delle principali strade della Città Vecchia e del Polo Universitario. L’obiettivo principale è il ripopolamento e la rinascita economica della Città Vecchia, attraverso il restauro e la valorizzazione delle proprietà, creando un’intera comunità residenziale e turistica. Gli acquirenti sono tenuti a ottenere le autorizzazioni necessarie entro un anno e a completare i lavori di restauro entro un massimo di tre anni dalla concessione del permesso edilizio.
Il successo del programma in Italia
L’iniziativa “Case a 1 euro” sta conquistando il cuore di tutta Italia. Recentemente, il piccolo comune siciliano di Gangi, insignito del titolo di “borgo più bello d’Italia,” ha aderito a questo programma, attirando l’attenzione a livello internazionale, con persino l’interesse dei media cinesi e giapponesi, oltre al New York Times.
Gangi non è l’unico esempio di successo. Altre località, come Canistro in provincia de L’Aquila e Palma di Montechiaro in provincia di Agrigento, si sono unite all’iniziativa. A Canistro, un piccolo borgo nella regione marsicana, l’amministrazione spera di recuperare gli edifici abbandonati per scopi residenziali e turistici. Palma di Montechiaro, famosa per essere l’ambientazione dell’opera “Il Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa, ha promosso non solo la riqualificazione degli edifici, ma anche lo sviluppo di nuove attività commerciali per infondere nuova vita al borgo.
