Ecco cosa c’è nel nuovo piano pandemico Meloni: si potrebbe tornare anche in lockdown, ecco cosa è previsto per i prossimi anni.
Sarà pronto a breve il nuovo piano pandemico Meloni, da attuare nel quadriennio 2024-2028 nel caso di una nuova pandemia. Tra le altre cose, c’è anche il lockdown. Vediamo insieme quali sono le misure previste dal piano.
Nuovo piano pandemico Meloni
Il nuovo piano pandemico del governo Meloni sarà attivo dal 2024 al 2028 e la sua stesura è quasi ultimata. A collaborare con il governo sono le Regioni e i tecnici, che hanno seguito anche le linee guida dell’OMS in tema di pandemie. Sebbene però il testo definitivo non ci sia ancora, nei giorni scorsi è circolata una prima bozza, che fa accapponare la pelle al solo pensiero di rivivere l’incubo del Covid-19.
Questo piano si renderebbe necessario nel caso in cui si dovesse verificare una nuova pandemia, e come spiegato dalla Premier, alcune limitazioni alla libertà personale sarebbero necessarie, proprio come lo sono state con la pandemia di Corona Virus. Nella bozza sono presenti interventi quali la chiusura delle scuole e delle attività commerciali, la limitazione degli assembramenti e l’obbligo di rimanere in casa. Nonostante i vaccini vengano citati come “le misure preventive più efficaci”, nel testo c’è un “buco” a riguardo: non c’è ancora un’indicazione chiara sulla fonte dei finanziamenti per le attività di prevenzione.
I cittadini però possono stare tranquilli (almeno per ora), in quanto il nuovo piano d’azione non renderà immediate le misure inserite al suo interno, ma queste verranno attivate solo se e quando se ne dovesse verificare la necessità. Si tratta quindi di un vero e proprio piano di emergenza, ossia di una strategia da seguire in caso si verificasse una pandemia simile a quella degli scorsi anni.
Il nuovo testo
Il piano pandemico è suddiviso in cinque sezioni, che includono l’introduzione, la pianificazione e le fasi operative da attuare in caso di una nuova pandemia. Anticipando le necessità cui ci siamo trovati a dover far fronte in modo inaspettato con il Covid, nel testo si parla di “tracciamento sistematico dei contatti” e di “accertamenti diagnostici estesi”, ma anche di “messa in quarantena”. Insomma, questo nuovo piano include tutte le misure di contenimento del contagio che abbiamo già sperimentato sulla nostra pelle, ma “evolute”, in ottica di chi ci è già passato e non vuole ripetere gli errori del passato.
Proprio a tal riguardo, sono ben specificate le tempistiche e le modalità della chiusura sia delle scuole che delle attività commerciali, l’obbligo di restare in casa e di non spostarsi di Comune, ponendo l’attenzione sul fatto che per abbassare i rischi può essere necessario limitare “distinti diritti e libertà fondamentali”.
Riguardo i vaccini il testo è chiarissimo, e questo sorprende vista la poca fiducia del governo Meloni circa la loro efficacia, e dice che “rappresentano le misure preventive più efficaci” con un “rapporto rischio-beneficio significativamente favorevole”. Inoltre, le lodi continuano e enfatizzano l’aspetto solidale dei vaccini: “i singoli individui hanno la possibilità di apportare un contributo concreto volto alla protezione di se stessi e, allo stesso tempo, della collettività, in particolare delle persone più fragili”.