Il 16 ottobre parte la nuova campagna di vaccinazione anti-Covid. Se sei tra queste persone, dovresti farlo subito!
Il nuovo vaccino Covid
Il nuovo vaccino Covid sarà disponibile a partire dal 16 ottobre, e consiste in un “aggiornamento” del vecchio vaccino Pfizer, integrato per combattere le nuove varianti, nello specifico Eris e Pirola, che negli ultimi tempi hanno fatto rialzare il picco dei contagi.
Il vaccino sarà quindi a base della nuova formulazione di Comirnaty (Pfizer) Omicron XBB.1.5 a mRNA e proteici approvata sia da Ema che da Aifa. Il vaccino avrà concentrazioni diverse per adulti (dai 12 anni in su) e bambini (da 6 mesi a 11 anni di età) e avrà una valenza di circa 12 mesi. La raccomandazione che fanno i medici è di aspettare almeno 6 mesi prima di procedere alla nuova vaccinazione da quando si è ricevuta l’ultima dose o si è contratta l’ultima infezione.
Ci sono alcuni casi però in cui è necessaria la vaccinazione prima dei 6 mesi, principalmente per valutazioni cliniche, e in questi casi la distanza dall’ultima dose di vaccino anti-Covid deve essere di almeno 3 mesi. Per i bambini dai 6 mesi ai 4 anni di età che non hanno completato un ciclo primario di vaccinazione o senza infezioni pregresse di Covid, sono previste 3 dosi.
L’obiettivo del vaccino è duplice: da una parte vuole prevenire la mortalità e le ospedalizzazioni causate da forme gravi di Covid-19, soprattutto nelle persone anziane e in quelle con elevata fragilità, dall’altra vuole proteggere preventivamente donne incinte e operatori sanitari. Ecco perchè la nuova campagna vaccinale che partirà il 16 ottobre è estremamente importante e non dovrebbe essere presa sottogamba da nessuno, in particolar modo da chi rientra in questa categoria di persone.
Chi deve vaccinarsi
Fermo restando che chiunque può sottoporsi alla vaccinazione, anche chi non rientra nelle categorie cosiddette “a rischio”, la somministrazione del vaccino sarà garantita in maniera prioritaria a determinati gruppi di persone. Tra questi rientrano le persone che hanno superato gli 80 anni di età, gli ospiti delle strutture per lungodegenti, le persone con elevata fragilità, le persone con un sistema immunitario particolarmente compromesso e gli operatori sanitari e sociosanitari.
Tutte le altre persone che vogliano vaccinarsi devono semplicemente rivolgersi al proprio medico di base, che rimanderà agli ambulatori specifici che verranno attivati sul territorio.
Le raccomandazioni circa la vaccinazione rimangono sempre valide, in quanto una protezione globale aiuta sicuramente a ridurre i contagi e i disagi conseguenti ma, in caso si decida di non vaccinarsi, si suggerisce comunque di adottare le pratiche che sono diventate ormai di conoscenza comune per cercare di limitare le infezioni. Si sta parlando di indossare la mascherina in luoghi molto affollati, di utilizzare il gel igienizzante e di auto-isolarsi in caso di sintomi evidenti.