Ospedali in crisi in Italia, la situazione non è delle migliori. Un mix di influenza e Covid rischia di far collassare i pronto soccorso.
L’influenza stagionale è arrivata forte e in anticipo rispetto al previsto e il Covid è ancora in circolazione. Questo mix sta creando una situazione di estrema difficoltà per le strutture ospedaliere del nostro paese, mettendo a dura prova la loro capacità di gestire l’afflusso massiccio di pazienti.
Ospedali in crisi, il mix che manda in tilt i pronto soccorso
È una situazione comune dal nord al sud dell’Italia, il sovraffollamento dei pazienti negli ospedali. Nei pronto soccorso si presentano pazienti affetti sia dai vari ceppi influenzali circolanti, che dal Covid, il che sta mettendo a rischio la tenuta delle strutture sanitarie. La situazione è così critica che è stata attivata un’unità di crisi subito dopo le festività natalizie, al fine di affrontare in modo più efficace il sovraccarico dei reparti.
I medici sottolineano la gravità della situazione, ricordando i momenti più critici in cui si sono trovati con diversi pazienti in barella, in attesa di posti letto nei reparti. In casi straordinari come questi, la collaborazione del personale è fondamentale per fornire assistenza a tutte le persone malate, e garantire loro le giuste cure e un posto.
Anche se a tratti la situazione sembra tornare sotto controllo, l’affollamento persiste a causa della concomitanza di influenza e Covid.
La situazione attuale
Durante le festività natalizie c’è stato un boom di contagi non solo di Covid ma anche di un ceppo piuttosto aggressivo di influenza stagionale, che ha costretto moltissimi italiani a letto. I pazienti più fragili o le persone maggiormente colpite si sono trovate a dover ricorrere alle cure degli ospedali, in quanto il virus ha colpito con forte tosse e in alcuni casi polmoniti.
Nonostante il picco sia passato, emerge un problema strutturale nel sistema sanitario italiano, incapace di agire come un filtro efficace per evitare l’afflusso massiccio di pazienti al pronto soccorso.
La pressione costante sul personale sanitario, non alleggerita dai medici di base molte volte non reperibili durante le festività, ha fatto sì che il personale ospedaliero rinunciasse a ferie o permessi per fronteggiare il carico di lavoro crescente.
La situazione è al momento sotto controllo, con continui appelli per la vaccinazione delle persone più fragili, è evidente una grave carenza di personale ospedaliero.