C’è un modo per andare in pensione senza taglio dell’assegno INPS, ma non tutti lo conoscono. Ecco in cosa consiste.
Pianificare il futuro a livello di pensione è essenziale per assicurarsi una stabilità finanziaria duratura e vivere tranquilli gli anni della terza età, ecco perchè è importante sapere come riuscire ad andare in pensione senza incappare nel taglio dell’assegno pensionistico dell’INPS.
Pensare al futuro
Quando si è prossimi alla pensione, è normale avere in mente l’idea di ottenerla il prima possibile, ma nonostante la fretta è bene conoscere tutte le soluzioni che si hanno a disposizione e scegliere quella che unisca nel modo migliore la necessità di andare in pensione con l’aspetto economico. Questo è essenziale per non rischiare di subire il taglio dell’assegno pensionistico da parte dell’INPS, dal quale non si può tornare indietro, e che vanificherebbe una vita di lavoro.
Per questo è una buona strategia quella di affidarsi ad un consulente pensionistico per vagliare le varie opzioni che si hanno a disposizione e pianificare attentamente il proprio futuro finanziario il prima possibile, e non solo a ridosso della pensione. Per esempio, si può investire in fondi pensione privati o assicurazioni sulla vita, per garantirsi un reddito aggiuntivo all’assegno dell’INPS. Ma vediamo ora come riuscire ad andare in pensione senza subire il taglio dell’assegno.
Pensione senza taglio dell’assegno
La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto un diverso calcolo delle pensioni per i dipendenti pubblici che hanno maturato fino a 15 anni di contributi prima del 1996. Si tratta di contributi regolati dal vecchio sistema contributivo, in vigore fino al 31 dicembre 1995, che prevedeva un coefficiente di rendimento più basso. Questo taglio delle pensioni non riguarda le pensioni di vecchiaia e le pensioni anticipate con maturazione del requisito entro il 31 dicembre 2023.
Ad essere penalizzati dal ricalcolo quindi saranno solamente i lavoratori che sceglieranno di andare in pensione in anticipo senza aver raggiunto il requisito dell’età per il collocamento al riposo, pur avendo maturato il requisito circa gli anni contributivi. Per questo, per evitare il taglio dell’assegno pensionistico, è preferibile aspettare anche raggiungere l’età richiesta. In alternativa, l’assegno della pensione dell’INPS può essere integrato con le soluzioni di cui abbiamo accennato nel paragrafo precedente, ossia rendite da fondi pensione privati oppure derivanti da assicurazioni sulla vita.
Per quanto possa essere allettante quindi andare in pensione, bisogna pensarci due volte prima di farlo nel modo sbagliato, perchè oltre a ricevere un assegno pensionistico più basso di quello che ci spetterebbe, si rischia di buttare al vento anni e anni di sacrifici. La soluzione migliore, in ogni caso, è farsi assistere da un consulente specializzato, in grado di prospettarci la migliore opzione per il nostro caso specifico.