Nella bozza della Legge di Bilancio il governo ha messo mano ad alcune misure previdenziali: sparisce Quota 104 e viene rilanciata Quota 103.
Quota 104 è “saltata”: si torna a Quota 103, ma il governo impone dei vincoli. Per il momento non ci sarà alcuna riforma pensionistica strutturale, ma saranno prorogate delle misure pensionistiche che consentiranno di superare i limiti previsti dalla Riforma Fornero. Il Consiglio dei ministri ha approvato la Legge di Bilancio, ma si attende il testo definitivo che verrà inviato in Parlamento. Numerose saranno le misure volte a sostenere la natalità e la genitorialità: bonus secondo figlio e rafforzamento dell’Assegno Unico Universale. Sul fronte delle pensioni salta Quota 104 e si punta su Quota 103 con il contributivo.
Pensioni, salta Quota 104: il governo punta su Quota 103
È stato raggiunto un accordo sul fronte del pacchetto delle misure previdenziali che saranno inserite nella prossima Legge di Bilancio. Per chiudere il pacchetto sulle misure previdenziali che ostacolava la stesura della Legge di Bilancio, alla fine si è giunti ad un accordo.
La Lega di Matteo Salvini ha ottenuto la cancellazione di Quota 104 e il rilancio di Quota 103, anche se sono state introdotte determinate modifiche. Il ministero del Tesoro ha trasmesso la versione definitiva della Manovra di Bilancio a Palazzo Chigi e sarà inviata al Parlamento ad inizio settimana. Ecco i nuovi paletti previsti per la misura Quota 103.
Quota 103 confermata, ma occhio ai nuovi paletti
Nella prossima Legge di Bilancio è stata confermata Quota 103, ma sono previsti nuovi paletti. Quota 104 è saltata. Per accedere al pensionamento è necessario aver raggiunto 62 anni d’età ed avere un’anzianità contributiva pari a 41 anni. Per l’anno 2024 resterà in vigore Quota 103, ma l’assegno pensionistico sarà ricomputato con il contributivo e con una soglia massima pari a quattro volte il minimo, ovvero 2.250 euro mensili al lordo. Tale soglia rimarrà fino al compimento dei 67 anni, poi l’assegno pensionistico accreditato sarà “pieno”.
Quali sono le finestre d’uscita?
L’uscita dal mercato occupazionale varia da dipendente pubblico a dipendente del settore privato. L’età effettiva del pensionamento si avvicina più ai 63 anni di Quota 104 che ai 62 anni di Quota 103. Le finestre di uscita sono pari a 7 e nove mesi. È stata revisionata l’indicizzazione degli assegni previdenziali: l’adeguamento torna a 85 punti percentuali rispetto ai 90 punti percentuali annunciati precedentemente.
Adeguamento delle pensioni alla speranza di vita
Torna l’anticipo dell’adeguamento alla speranza della vita, che sarebbe dovuto scattare a partire dal 2027. Gli adeguamenti saranno più bassi per maestri, personale sanitario, ufficiali giudiziari e dipendenti degli enti locali che hanno iniziato a lavorare tra il 1981 e l’anno 1995.