Pensioni, torna Quota 96,7 e resta ancora poco tempo: fai domanda entro questa data per assicurarti l’accesso alla pensione anticipata attraverso questa misura favorevole, che rappresenta un’importante opportunità per i lavoratori che soddisfano i requisiti specifici.
Tra un mese esatto, il 1° maggio, si avvicina la scadenza per la presentazione della domanda di pensione anticipata tramite la Quota 96,7, una misura pensata per coloro che hanno raggiunto almeno i 61 anni e 7 mesi di età e hanno accumulato almeno 35 anni di contributi previdenziali. Questa opportunità rappresenta un’importante finestra temporale per i lavoratori che si dedicano a mansioni fisicamente impegnative o notturne, offrendo loro la possibilità di accedere anticipatamente ai benefici pensionistici.
Ultimi giorni per accedere alla pensione anticipata
La Quota 96,7, definita dall’INPS come un’agevolazione per coloro che svolgono lavori usuranti o notturni, impone che le richieste di riconoscimento di tali attività debbano essere inoltrate entro il 1° maggio 2024. Ma è importante sottolineare che questa opportunità è estesa solo a coloro che potrebbero ottenere il diritto alla pensione agevolata entro il 2025.
L’accesso alla Quota 96,7 è riservato a lavoratori che eseguono compiti fisicamente gravosi o che lavorano durante le ore notturne. Tale accesso è concesso a coloro che accumulano i requisiti richiesti nel corso dell’anno solare precedente la richiesta pensionistica. Ciò significa che i lavoratori devono soddisfare i criteri dall’1 gennaio al 31 dicembre dell’anno precedente.
Come fare domanda per la Quota 96,7
I lavoratori dipendenti e autonomi che desiderano beneficiare della Quota 96,7 devono presentare la loro domanda esclusivamente tramite il sito web dell’INPS. La procedura richiede la compilazione del modulo “AP45” e l’allegato di documentazione comprovante, come le buste paga, il libretto di lavoro e altri documenti necessari per dimostrare i requisiti richiesti.
Per qualificarsi per la pensione anticipata con la Quota 96,7, è necessario aver svolto lavori specifici per almeno metà della propria vita lavorativa o per un periodo minimo di sette anni nei dieci anni precedenti la presentazione della domanda. Questi lavori includono attività usuranti come il lavoro in galleria o nelle cave, nonché mansioni che richiedono turni notturni regolari.
Per i dipendenti del settore privato, il requisito principale è un’età minima di 61 anni e 7 mesi, accompagnata da almeno 35 anni di contributi previdenziali. Diversamente, i lavoratori autonomi devono avere almeno 62 anni e 7 mesi e lo stesso periodo di contribuzione. È fondamentale comprendere che per il calcolo degli anni lavorativi, vengono considerati sia i contributi obbligatori che quelli figurativi, escludendo i periodi completamente figurativi come la mobilità.