Questa volta non è colpa della Russia: scopriamo insieme cosa sta succedendo ai prezzi dei carburanti e cosa aspettarci in futuro.
Se prendi l’automobile per andare al lavoro, o vivi in una zona che ti costringe ad usare l’auto per spostarti, negli ultimi tempi avrai notato qualcosa di strano. Sembrava che stessimo riprendendo fiato con qualche settimana di prezzi in discesa dopo il periodo nero dell’embargo ai carburanti provenienti dalla Russia, eppure negli ultimi giorni questo trend sembra essere in controtendenza.
Ti sei accorto che il prezzo della benzina e del diesel sta salendo ancora? Se stai pensando che dietro ci sia la solita questione legata alla Russia, ti sbagli di grosso! C’è qualche altra causa alla base di questa crescita dei prezzi, ed è solo l’inizio. Scopriamo insieme cosa sta succedendo.
I dati freschissimi, aggiornati al 16 Luglio, ci rivelano che, dopo un periodo di calma apparente, i prezzi stanno tornando a salire. Secondo le ultime cifre fornite dal Ministero del Made in Italy (Mimit), sia la benzina che il diesel hanno subito un incremento. E parliamo di una cifra non indifferente: la benzina, ad esempio, in modalità self-service sta danzando attorno a 1,865€ al litro, e il servito è ormai a 2€! Un aumento, rispettivamente, di 0,005€ e 0,004€ rispetto alle precedenti osservazioni.
Il diesel, dal canto suo, non è da meno: è aumentato di 0,08€ al litro per quanto riguarda il self-service, portando il prezzo medio a 1,712€ al litro, e di 0,07€ al litro per il servito, arrivando a circa 1,852€ al litro – quasi come la benzina al self!
E se non fai il pieno di benzina e diesel e pensi di essertela tutto sommato scampata, sappi che anche GPL e Metano stanno seguendo la stessa tendenza. Tra l’altro, a causa delle regole sulla sicurezza, per questi carburanti c’è solo un prezzo: quello servito. E non sono cifre da prendere alla leggera, con un aumento rispettivamente di circa il 3% e quasi il 6%.
Ti starai chiedendo, ma perché tutti questi aumenti? L’esperto Davide Tabellari, presidente di NE Nomisma Energia, ci dà una chiave di lettura interessante. Nonostante ci si aspettasse delle complicazioni a causa della guerra in Russia, la verità è che il mercato petrolifero sta andando piuttosto bene.
La vera “sorpresina” arriva dalla decisione dell’OPEC (Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio), che ha deciso di ridurre la produzione per aumentare i prezzi a partire da Gennaio 2024. Quando l’OPEC inizierà a tagliare la produzione in grande stile, a partire dal nuovo anno, è molto probabile che assisteremo a ulteriori rincari.
I rincari che stiamo subendo ora, ad ogni modo, dipendono non dalla Russia ma dalla libera iniziativa dell’Arabia Saudita, uno dei maggiori esportatori di petrolio al mondo, di tagliare la produzione di greggio già da Luglio. Questo ha portato, come puoi immaginare, a un incremento dei prezzi dei derivati del petrolio.
Capirai bene che questo è solo un assaggio di quello che ci aspetta: forse è il momento di iniziare a pensare a un’auto elettrica o a mezzi alternativi per spostarsi!