Il lato poco conosciuto del prosciutto cotto: tra ingredienti controversi e varie pratiche di produzione, alcuni marchi si distinguono negativamente.
Cosa contiene il prosciutto cottoIl prosciutto cotto, un alimento amato in molte cucine, soprattutto dai più piccoli, è stato oggetto di un approfondito esame per svelare i suoi segreti meno noti. Un recente studio ha messo sotto la lente d’ingrandimento otto diversi marchi di prosciutto cotto, cercando di svelare cosa si nasconde dietro questo alimento che spesso diamo per scontato.
Prosciutto cotto, forse non è così sano come pensi
I marchi analizzati nello studio includono nomi ben noti come Beretta, Casa Modena, Citterio, Ferrarini, Negroni, Parmacotto, Rovagnati e Vismara. Lo studio ha evidenziato una serie di ingredienti comuni presenti nel prosciutto cotto, tra cui la carne di suino, il sale e una serie di additivi. Ciò che ha attirato l’attenzione sono stati particolarmente i nitriti di sodio, utilizzati come conservanti, e l’ascorbato di sodio, un antiossidante comune.
Una delle questioni più dibattute riguarda l’uso dei nitriti. Sebbene servano a mantenere la freschezza e il colore del prosciutto cotto, la loro presenza solleva preoccupazioni per la formazione di nitrosammine, sostanze potenzialmente dannose. L’EFSA ha fissato dei limiti di sicurezza per l’assunzione di nitriti, cercando di mantenere un equilibrio tra conservazione e sicurezza alimentare. Alcuni produttori scelgono anche di aggiungere glutammato monosodico per migliorare il sapore del prosciutto cotto. Anche in questo caso, ci sono state preoccupazioni riguardo alla sua sicurezza d’uso. L’EFSA ha fissato dei limiti giornalieri ammissibili per ridurre i potenziali rischi derivanti dall’assunzione di questo additivo.
La presenza di zuccheri aggiunti è un altro aspetto che ha sollevato discussioni. Mentre alcuni marchi includono zuccheri come destrosio e fruttosio per migliorare il gusto del prodotto, altri scelgono di evitare questa pratica, cercando di offrire opzioni più salutari ai consumatori.
Va sottolineato che, oltre agli additivi, la quantità di sale presente nel prosciutto cotto è un’altra considerazione importante. L’OMS raccomanda un consumo massimo giornaliero di sale per i bambini, e le quantità riscontrate in molti dei prosciutti testati si avvicinano o superano queste raccomandazioni.
Alcuni valori sono troppo alti
I produttori spesso sottolineano la qualità dei loro prodotti, ma cosa significa realmente “alta qualità” nel contesto del prosciutto cotto? Oltre agli ingredienti di base, alcuni produttori possono includere aggiunte come vino, spezie, e piante aromatiche, cercando di offrire un prodotto più artigianale e gustoso. Inoltre, va notato che l’eliminazione dei nitriti dalla ricetta comporta la rinuncia alla denominazione stessa, evidenziando quanto sia radicata l’associazione tra questo ingrediente e il processo di produzione.
Il prosciutto cotto, un alimento tanto amato e diffuso, nasconde una serie di segreti e questioni da considerare attentamente. È importante essere consapevoli degli ingredienti e delle pratiche di produzione dietro questo alimento, cercando sempre di fare scelte informate per una dieta sana e equilibrata.
