Il prosciutto migliore è il cotto o il crudo? Ecco quali sono le caratteristiche di entrambi e quali sono i loro benefici.
La lotta tra prosciutto cotto e prosciutto crudo va avanti da tempo immemore, ma qual è il migliore tra i due? Parlando di bontà non si può definire se uno sia superiore all’altro, essendo questo un parametro soggettivo, ma si può stabilire quale dei due sia migliore in termini di dieta, per avere un’alimentazione equilibrata e sana.
Prosciutto cotto o crudo
Per decidere quale prosciutto sia più salutare tra il cotto e il crudo, si devono analizzare le caratteristiche di entrambi e vedere quali effetti hanno sulla nostra salute. Partiamo dalla base comune: entrambi sono ricavati dalla lavorazione della carne di maiale, nello specifico dalla coscia.
Se da una parte il prosciutto crudo viene lasciato a stagionare per circa 12 mesi in ambienti freschi e asciutti, dall’altra il prosciutto cotto viene macellato e subito insaccato.
Nonostante il gusto possa suggerire il contrario, il prosciutto crudo contiene meno sale del prosciutto cotto, perchè quest’ultimo viene creato utilizzando pezzi di carne che vengono precedentemente essiccati e cotti (per esempio, tramite affumicatura) senza aggiungere il sale fino all’ultima fase della produzione. Il prosciutto crudo invece perde molta acqua contenuta nei tessuti durante la fase di stagionatura, che poi viene riassorbita durante la cottura, risultando quindi più sapido al palato.
Il processo di produzione
Vediamo ora come vengono creati sia il prosciutto crudo che il prosciutto cotto. Per arrivare al prosciutto cotto che vediamo nei supermercati e nei negozi di alimentari, la coscia del maiale viene lavorata in diversi passaggi: viene disossata, asciugata e arricchita di un composto di sale e spezie varie e della zangolatura (un procedimento che serve a insaporire ulteriormente la carne), successivamente si passa all’insaccatura e alla cottura, che avviene tramite il vapore per 24 ore consecutive.
Il prosciutto crudo invece viene stagionato e successivamente pressato per fargli perdere tutti i liquidi, di conseguenza risulta più digeribile rispetto al fratello cotto, anche se quest’ultimo contiene più proteine e più grassi.
Quale è meglio per la salute?
Andando ad analizzare le caratteristiche nutrizionali, l’apporto calorico del prosciutto crudo è inferiore rispetto a quello del prosciutto cotto di circa 50 kcal su 100 g di prodotto. Essendo due prodotti con proprietà nutrizionali differenti, non si può definire quale dei due sia più o meno salutare, poichè entrambi possono essere sia più salutari che più dannosi per la salute in base alle esigenze della singola persona.
Quindi, in sostanza, non c’è un meglio e un peggio oggettivo ma, proprio come il discorso del gusto, anche l’oggettività della qualità viene meno in favore della soggettività definita dalla persona che consuma il prodotto.