Se alcuni alimenti scendono nel loro prezzo, c’è un cibo cardine della nostra alimentazione che continua a salire: una mazzata ogni volta che lo dobbiamo acquistare
Negli scorsi mesi abbiamo assistito a rincari ovunque. Non c’è settore della vita che non abbia registrato aumenti che hanno fiaccato la resistenza degli italiani. Una situazione che speravamo potesse andare a migliorare ma che, invece, anche in questa estate 2023, sta mantenendo un trend preoccupante. In particolare, c’è un alimento, peraltro fondamentale nella nostra dieta, che nell’ultimo anno è aumentato in maniera esagerata.
Dicevamo dei rincari. L’inverno trascorso si è caratterizzato per il caro-energia: le bollette di luce e gas sono arrivate a costare sempre di più, spingendoci ad alcuni stratagemmi per provare a consumare di meno. Si è invece cronicizzata (ma non per questo colpisce di meno) la situazione legata al costo dei carburanti: i prezzi elevati su diesel e benzina hanno colpito soprattutto coloro i quali usano il proprio mezzo per lavoro.
A preoccupare, peraltro, è l’inflazione galoppante, che ha eroso la capacità di spesa degli italiani, con un caro-vita davvero indecente per alcuni ambiti. Anche lo stesso atto di fare la spesa è diventato per moltissime famiglie italiane un vero e proprio incubo. In particolare, c’è soprattutto un alimento che nell’ultimo anno è arrivato a costare cifre impensabili.
Il report sul costo di alcuni alimenti di prima necessità è fornito da Altroconsumo, che come sempre monitora i prezzi dei prodotti alimentari. L’associazione che difende i consumatori ha rilevato che anche le promozioni, pur quando sono presenti, non hanno quell’impatto positivo che ci si aspetterebbe.
A preoccupare, soprattutto, è il prezzo dell’olio extravergine d’oliva, che è sempre più caro: rispetto al 2022 oggi lo paghiamo il 30% in più, percentuale che sfiora il +50% se si fa il confronto con il 2021. Secondo il report di Altroconsumo, a gennaio aveva un prezzo medio di 5,62 euro al litro, costo che è lievitato del 10% a maggio, quando è arrivato a 6,16 euro a litro. Pensate che, poco più di un anno fa, nel maggio 2022, un litro di olio extravergine d’oliva costava 4,74 euro: rispetto a un anno fa paghiamo il 30% in più. Nel 2021, infine, per acquistare un litro d’olio al supermercato o al discount spendevamo in media 4,19 euro, a conti fatti oggi ci costa il 47% in più.
Numeri preoccupanti, soprattutto perché riguardano un alimento cardine della nostra alimentazione, fulcro della dieta mediterranea. Anche se, va detto, qualche buona notizia c’é: per 8 prodotti su 10 a maggio abbiamo speso meno di quanto spendevamo ad aprile 2023. A scendere, in particolare, il prezzo del latte a lunga conservazione (-1,4% in un mese), quello della farina 00 (-3,2%) e dello zucchero (-1,3%). Scende anche il prezzo della passata di pomodoro (-1,9% in un mese), l’olio di semi di girasole (-5,7%) e anche frutta e verdura.