Da diverse settimane, numerosi supermercati in Italia stanno vivendo una notevole carenza di uno degli alimenti più amati dai cittadini italiani. Questa situazione ha provocato effetti devastanti sia sulle abitudini alimentari che sui prezzi dei prodotti.
Nel 2023 gli italiani sono stati costretti a ridurre del 5% gli acquisti alimentari a causa dell’aumento dei prezzi. Nel frattempo, i costi sugli scaffali dei supermercati sono aumentati del 7%. A questa difficile situazione si aggiunge ora la scarsità di patate, che si unisce a quella dei pomodori e del riso.
Le patate hanno da sempre occupato un posto di rilievo nelle cucine italiane, utilizzate in molteplici preparazioni, dalle patatine fritte al purè. Circa l’80% degli italiani consuma patate almeno una volta alla settimana, e il rapporto qualità-prezzo è sempre stato un criterio fondamentale per gli acquisti alimentari, influenzando il 53% dei consumatori secondo un’indagine condotta da Unapa, l’Unione nazionale di settore.
Nonostante la loro semplicità, le patate sono ora sempre più difficili da trovare nei supermercati, e questo sta preoccupando i consumatori.
Iniziano a scarseggiare le patate nei supermercati
La principale causa di questa carenza è il crollo delle colture, che ha comportato la perdita di una patata su quattro. Questo declino è stato causato da particolari tipi di coleotteri noti come elateridi o ferretti, che hanno danneggiato gravemente non solo le patate, ma anche pomodori, bietola e mais, danneggiando le produzioni.
Inoltre, l’alluvione in Emilia Romagna ha distrutto intere coltivazioni, mentre i temporali hanno danneggiato i campi. Questo ha messo a rischio un settore con 47.000 ettari di superficie coltivata, quasi la metà dei quali si trova in tre regioni: Campania, Emilia Romagna e Abruzzo, da cui si ricavano ogni anno 1,3 milioni di tonnellate di patate.
I danni alle coltivazioni hanno portato a una drastica diminuzione delle produzioni nazionali e a un aumento significativo delle importazioni dall’estero, con un aumento del 27% degli arrivi nei primi sei mesi del 2023, che ha superato il record di mezzo miliardo di chili.
Il prezzo delle patate
Questo ha causato un notevole aumento dei prezzi al dettaglio delle patate, con un incremento del 26% ad agosto rispetto allo stesso periodo del 2022, rendendo le patate il prodotto ortofrutticolo con il maggior aumento dei prezzi al consumo, secondo la Coldiretti. Nonostante il costo medio alla produzione agricola sia di circa 0,54 euro al chilo, al dettaglio i prezzi oscillano tra 1,10 e 2,30 euro al chilo per i consumatori.
Coldiretti sta chiedendo misure per consentire l’uso di pesticidi più efficaci contro questi parassiti, che stanno colpendo anche altri Paesi dell’Unione Europea, incoraggiando le importazioni da Paesi terzi dove vengono utilizzate sostanze chimiche proibite in Europa.
Preoccupazione anche per il grano
Per quanto riguarda il grano, i prezzi sono crollati del 60% rispetto ai costi di produzione. Questa situazione è collegata alle tensioni tra la Commissione Europea e alcuni Paesi dell’Europa dell’Est che cercano di bloccare le importazioni di grano dall’Ucraina.
La guerra in Ucraina ha causato una significativa diminuzione della produzione di grano nel 2023/24, con un raccolto che dovrebbe raggiungere il livello più basso degli ultimi dieci anni, sfiorando i 17,5 milioni di tonnellate.
Questa incertezza sul mercato del grano ha favorito le speculazioni sulle materie prime agricole, spingendo gli investimenti dai mercati finanziari ai prodotti agricoli, con conseguenze negative per gli agricoltori e i consumatori.
Tutto ciò avviene in un contesto di cambiamento che sta portando a nuove abitudini di acquisto, con un aumento degli acquisti di cibo a basso costo e un boom dei discount. Le famiglie stanno cercando di tagliare le spese e di ridurre gli sprechi, facendo scelte più pensate nei loro acquisti e puntando su una dieta sostenibile.
