Negli ultimi mesi la questione sul Reddito do Cittadinanza.è stata molto controversa. Alla fine si è rivelato come molti sospettavano.
Quello che era partito come un sussidio ai cittadini senza lavoro, si è trasformato in un bonus solo per poche categorie. Il Reddito di Cittadinanza si è trasformato in un flop in seguito al cambiamento e non ha confermato le aspettative.
Il flop del Reddito di Cittadinanza
Introdotto nel marzo 2019, il Reddito di Cittadinanza si configurava come una misura economica a sostegno delle famiglie più fragili. Nello specifico, potevano richiederlo per un determinato periodo di tempo, le persone senza reddito fisso così da avere un sostegno economico da parte dello Stato in attesa di un lavoro.
Da quest’anno è stata introdotta una nuova misura, che prevede la sospensione del reddito di cittadinanza dopo 7 mesi per le famiglie che non hanno a carico figli disabili, over 60 e che non sono in condizioni di disagio. Di conseguenza sono stati moltissimi gli italiani che si sono trovati esclusi dalla misura, ai quali però era stato assicurato già in sede di istituzione della misura, che avrebbero avuto la possibilità di un integrazione agevolata nel mondo del lavoro.
Quante persone hanno trovato lavoro
Il governo ha stabilito un incentivo per l’assunzione di percettori di Reddito di Cittadinanza, misura che però non ha avuto i risultati sperati. Nel 2020 su tutto il territorio nazionale si contano solamente 138 assunzioni, 139 per il 2021 e 207 nel 2023. In totale sono state assunte 484 persone in tutta Italia, un dato decisamente poco rassicurante.
La misura che invece ha riscosso più successo è stata quella dell’assunzione di percettori di NASPI. Qui i numeri sono decisamente più alti e si contano poco più di 5.000 assunzioni nel 2020, circa 4.100 nel 2022 e quasi 4.000 nel 2022.
Un altro dato positivo riguarda l’assunzione a tempo indeterminato di giovani: nel 2022 si contano più di 213.000 neo assunti con modalità indeterminata grazie all’esonero contributivo totale previsto dalla legge del 2020.
Ancora problemi, dunque, per quel che riguarda il Reddito di Cittadinanza, una misura da sempre criticata per molti aspetti. Quando fu istituito, in molti lamentarono che le persone preferivano non lavorare e ricevere un’indennità di modesta entità a titolo “gratuito”, mentre quando si è deciso di non erogarlo più le critiche sono state a favore di chi, esonerato dal lavoro e prossimo alla pensione, non avrebbe avuto modo di arrivare a fine mese.
A quanto pare, però, l’indennità di disoccupazione vede sempre numeri alti, in quanto al termine di un contratto di lavoro senza dimissioni e con il giusto periodo lavorativo alle spalle, è possibile concedersi un anno di pagamenti.