Grandi novità per il Reddito di Cittadinanza che sta diventando per sempre meno persone. L’SMS dell’INPS arriva a sorpresa.
Per il Reddito di Cittadinanza arriva un SMS inaspettato, anche se il Governo aveva in qualche modo già segnalato la questione. 32mila persone sono state bloccate e si aggiungono alle altre il cui reddito mensile era già stato abolito. Insomma, gli aventi diritto si trovano dinanzi ad un nuovo traguardo da affrontare preoccupante.
Reddito di Cittadinanza abolito con un SMS?
L’SMS che è già arrivato a moltissimi italiani cita:
“Gentile utente, il 31 agosto terminerà il suo periodo di fruizione del Rdc. Dal 1° settembre parte la nuova misura Supporto Formazione e Lavoro. Info e Faq sui siti Inps e Ministero Lavoro”
Questo è il testo del messaggio e la novità è che sarà inviato ad altre 32.850 persone aventi diritto. Per lo Stato gli stessi sono considerati occupabili per questo motivo il loro assegno sarà sospeso dal mese di settembre 2023.
L’INPS ha già fatto partire ben 159mila SMS già partiti a luglio e in queste ore altri 32000 percettori potrebbero avere questa sorpresa. Non è una novità, infatti era stato già evidenziato di come il Reddito di Cittadinanza sarebbe stato abolito per tutti coloro che sono risultati occupabili e in grado di avere un lavoro.
Cosa succede dopo aver ricevuto l’SMS?
Il direttore centrale della comunicazione INPS Diego De Felice ha comunicato, durante una sua intervista ad Agorà Estate di Rai3, che:
“La legge prevede la cessazione del reddito cittadinanza dopo 7 mensilità nel 2023”
Ha evidenziato inoltre che man mano gli SMS verranno inviati sino al mese di dicembre. Le persone coinvolte saranno più di 40mila.
È sicuramente un momento di grande preoccupazione per tutti gli italiani, che ora sono costretti a rivedere i conti di fine mese. Gli occupabili sono comunque in grado di poter trovare un lavoro, anche se il Governo ha messo in conto di dover aumentare l’offerta e aiutare le famiglie a trovare impieghi il prima possibile.
Il reddito di cittadinanza verrà sostituito dal Reddito di Inclusione.
Che cos’è il Reddito di Inclusione?
Dal 1° gennaio 2024, sarà introdotto un nuovo approccio al contrasto alla fragilità, alla povertà e all’esclusione sociale attraverso l’implementazione dell’Assegno di Inclusione (ADI), che sostituirà il Reddito di Cittadinanza. Questo strumento non solo garantirà un sostegno finanziario, ma includerà anche itinerari di inserimento sociale, formazione e attivazione lavorativa.
Parallelamente ai consueti controlli pre e post erogazione, l’INPS avrà l’obbligo di informare i richiedenti sull’obbligo di iscriversi al “Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa” (SIISL) e di stipulare un Patto di attivazione digitale per poter ottenere il beneficio economico.
L’obiettivo principale di questa riforma è creare un sistema più efficace e integrato per affrontare le sfide legate alla fragilità sociale, promuovendo l’inclusione lavorativa e sociale dei cittadini in situazioni di vulnerabilità.