Scopriamo cos’è il benching, il nuovo termine che definisce le relazioni amorose del XXI secolo: chi lo fa, come evitarlo e come uscirne.
Con l’arrivo dei social, delle app di incontri e della globalizzazione il vocabolario italiano si è allargato a dismisura contando sempre nuove parole importate dall’inglese e coniate proprio sui social network. Tra le altre, c’è il “benching”, che definisce un tipo di relazione amorosa ben precisa.
Cos’è il benching
Facendo una traduzione letterale dall’inglese, benching vuol dire “tenere in panchina” (da “bench”, che vuol dire appunto “panchina”). Se questo termine viene applicato ad una relazione di coppia, vuol dire che la persona con cui stiamo uscendo o che stiamo frequentando ci piace, ma non troppo.
Il comportamento che ne consegue non è la fine della relazione, ma la “messa in panchina” della persona, ossia si temporeggia e si tiene l’altra persona nel dubbio, mandando messaggi contrastanti e poco chiari come like o commenti sui social, per far sì che rimanga vivo l’interesse nei nostri confronti. Mentre si fa questo però, si conoscono altre persone e si valuta se la persona “in panchina” vada lasciata definitivamente oppure no (senza che ovviamente lei/lui lo sappia).
Chi fa benching?
Chi mette in atto questa pratica, spesso senza nemmeno rendersene conto o giustificandola con “tanto non stiamo insieme”, è chi non vuole una relazione seria e fissa, ma è in cerca di avventure e non vuole mai rimanere senza una persona con cui uscire saltuariamente e quando ne ha voglia.
Anche se può sembrare il contrario, chi pratica il benching è una persona insicura e che non sa stare da sola, ma ha bisogno di continue e costanti conferme da parte di altri della sua importanza. Si tratta di una persona egoista e manipolatrice che non pensa minimamente al benessere dell’altra persona.
Il benching può essere dannoso
Il problema principale del benching è psicologico, perchè può causare forti scompensi nella persona che ne cade vittima, poichè spesso non è condiviso, ma fatto ai danni dell’altro. Questo atteggiamento nasconde le reali intenzioni di chi lo pratica e crea confusione, dubbi, timori e pensieri nell’altro componente della coppia, che si chiederà cosa c’è che non va, vivrà attese infinite e stati d’ansia non indifferenti.
Inoltre, il benching provoca un malessere che deriva dalla competizione con altri o altre, che si contendono le attenzioni del soggetto desiderato. Ci si sente “ruota di scorta” e allo stesso tempo si pensa “tanto torna sempre da me” e si va avanti per periodi anche molto lunghi, pensando di vivere una relazione vera e propria.
Questo spesso sfocia in una determinazione a voler essere scelti che deriva più dall’orgoglio di non arrivare secondi che da un interesse reale, e può portare a star male veramente e a incastrarsi in una relazione tossica e nociva. Non dimentichiamo infatti, che chi pratica il benching non è una persona limpida e di cui ci si può fidare: vale la pena stare in una situazione così?
Riconoscere il benching
Riconoscere il benching non è così semplice come può sembrare. Questa tattica infatti non consente di conoscere realmente l’altra persona, quindi si rimane sempre incerti, e soprattutto nell’epoca dei social e delle relazioni virtuali, i segnali possono essere fraintesi molto facilmente. Vediamo però quali sono i campanelli d’allarme che possono rivelare il benching.
Chi pratica il benching, come già detto, è un maniaco del controllo. Di conseguenza, sarà lui/lei a decidere quando uscire, cosa fare e in che modo, senza lasciare alternativa a quelli che sono i suoi desideri. Un altro segnale di allarme è la tempestività: il bencher non programma, quindi gli appuntamenti saranno sempre decisi all’ultimo secondo (e conseguenti al rifiuto degli altri contendenti).
Bisogna poi tenere d’occhio i social: messaggi, like e attenzioni virtuali che non corrispondono ad un interesse a fissare un appuntamento sono un segnale chiaro. Se una persona preferisce chattare che incontrarsi di persona, il benching è dietro l’angolo!
Infine, il bencher torna sempre, sempre con un messaggio o un like. Attenzione però a non confondere questo ritorno con un interesse reale: probabilmente è solo perchè non ha altre persone da vedere o sentire!