Rimborsi 730 bloccati nel 2025: chi non troverà più gli accrediti

Nuove disposizioni sono state introdotte in materia di rimborsi derivanti dal modello 730 o dalla dichiarazione dei redditi: cosa accade in caso di debiti.

Con il decreto legislativo numero 110/2024 sono state introdotte una serie di novità in materia fiscale, soprattutto per quanto riguarda i debiti contratti con il Fisco. Queste modifiche riguarderanno anche i rimborsi fiscali derivanti dal modello 730 o dalla dichiarazione dei redditi presentate dai contribuenti.

modulo 730 con penna
Rimborsi 730 bloccati nel 2025: chi non troverà più gli accrediti (adriatico24ore.it)

Prima della riforma, in presenza di debiti, l’Agenzia delle Entrate richiedeva al contribuente la compensazione delle somme dovute attraverso i rimborsi della dichiarazione. Con le nuove disposizioni, l’ente potrà procedere in autonomia senza il consenso del contribuente bloccando queste somme, ma solo per quelle che superano un determinato limite.

Rimborsi 730 bloccati per debiti pendenti: le nuove disposizioni in materia fiscale

Novità per i rimborsi fiscali derivanti dal modello 730 o dalla dichiarazione dei redditi presentati dai contribuenti che hanno un debito. Secondo stabilito dal decreto legislativo numero 110/2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso agosto, questi rimborsi potrebbero essere bloccati.

Prima della riforma, come abbiamo accennato, in caso di cartelle esattoriali di importo superiore a 1.500 euro, l’Agenzia delle Entrate proponeva al debitore una compensazione volontaria con i rimborsi del 730. In questo modo il contribuente, accettando, poteva estinguere parzialmente o per intero il debito. Nel testo del decreto approvato ad agosto, è stata introdotta una modifica a tale procedura: l’Agenzia delle Entrate potrà agire in automatico bloccando i rimborsi derivanti dalla dichiarazione dei redditi senza chiedere il consenso al contribuente.

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Rimborsi 730 bloccati per debiti pendenti: le nuove disposizioni in materia fiscale. Credits: ansa foto (adriatico24ore.it)

Questo blocco sarà possibile solo per rimborsi di importo superiore ai 500 euro, al contrario di quanto stabilito dalla precedente normativa che disponeva il blocco per importi sopra i 60 euro e per cartelle esattoriali scadute o avvisi di pagamento oltre i 1.500 euro.

In sintesi, per debiti contratti superiori a 1.500 euro, il Fisco potrà trattenere questi rimborsi, ma solo se di importo pari o superiore a 500 euro, per compensare eventuali debiti fiscali pendenti. L’Agenzia delle Entrate, difatti, in caso di mancata compensazione volontaria da parte del contribuente, invierà una comunicazione all’ente Riscossione mettendo a disposizione le cifre sino al 31 dicembre dell’anno successivo rispetto a quello previsto per l’erogazione del rimborso.

Le nuove norme non riguarderanno solo i debiti contratti con il Fisco, ma anche quelli con Regioni, Comuni o altri enti pubblici. Ora si attende la conferma delle disposizioni che dovrà arrivare mediante la pubblicazione di un decreto attuativo.

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