Il nuovo metodo per il rinnovo patente metterà al tappeto moltissime persone. Non si potrà più fare come una volta.
L’Intelligenza Artificiale (IA) sta gradualmente trasformando numerosi aspetti della nostra vita quotidiana, e il processo di rinnovo della patente di guida non è esente da questo cambiamento. Questo nuovo scenario solleva una serie di questioni e preoccupazioni nella società, poiché ci troviamo di fronte alla prospettiva di affidare il nostro futuro di automobilisti a decisioni algoritmiche anziché umane.
Fino a poco tempo fa, il rinnovo della patente di guida era un processo interamente umano, con un medico che valutava la capacità del conducente di guidare in base a criteri soggettivi e ad una conoscenza diretta della persona. Questo approccio permetteva una certa flessibilità, in quanto il medico poteva tener conto di eventuali condizioni di salute borderline o altre circostanze mitiganti. Tuttavia, con l’introduzione dell’IA, questo equilibrio potrebbe essere compromesso.
L’IA promette una valutazione più obiettiva delle capacità di guida, basata su dati e parametri predefiniti. In teoria, questo potrebbe portare a una maggiore coerenza e uniformità nelle decisioni di rinnovo della patente, riducendo al contempo la possibilità di errori umani o di discriminazioni. Tuttavia, emerge il timore che questa impersonalità possa trascurare la complessità dell’esperienza umana e delle singole situazioni.
Inoltre, vi è una certa preoccupazione riguardo alla trasparenza e alla comprensibilità dei processi decisionali dell’IA. Mentre un medico umano può spiegare il suo giudizio e rispondere alle domande dei conducenti, un algoritmo può sembrare un’entità oscura e inafferrabile. Questo può generare sfiducia e frustrazione tra coloro che si trovano di fronte a una decisione negativa senza comprendere appieno le ragioni dietro di essa.
Un’altra questione chiave riguarda la sicurezza e l’efficacia dell’IA nel valutare le capacità di guida. L’IA potrebbe essere in grado di analizzare un’ampia gamma di dati, come la storia dei conducenti, i risultati dei test di guida e le segnalazioni mediche, al fine di formulare una decisione. Resta da vedere se questa analisi sarà in grado di cogliere pienamente la complessità del comportamento umano e delle situazioni stradali reali. Inoltre, vi è il rischio che l’IA possa essere influenzata da dati errati o incompleti, portando a decisioni sbagliate o ingiuste.
La situazione è particolarmente rilevante in società con un’invecchiamento demografico come il Giappone, dove il numero di anziani alla guida è in costante aumento. Qui, l’IA potrebbe essere utilizzata per valutare le capacità di guida degli anziani e ridurre il rischio di incidenti stradali causati da conducenti inadeguati. Tuttavia, vi è il rischio che questa valutazione sia troppo rigida o generalizzata, mettendo a rischio la mobilità e l’autonomia degli anziani.