Gli scienziati sono in allarme con la nuova variante Covide EG.5. L’allerta da parte dei professionisti del settore è più viva che mai.
C’è un ritorno del Covid? Così sembra e gli scienziati sono preoccupati. La variante Covid è in arrivo e la OMS è già a lavoro per capire le sue caratteristiche, oltre che tipo di attacco. Facciamo chiarezza?
Come riportato da SkyTG24 e Vanity Fair, dopo Arturo e Kraker è in arrivo Eris, la variante Covid EG.5. Il suo nome deriva dal pianeta scoperto nel 2003. In realtà è un nome antico, legato a ciò che ha scatenato la guerra di Troia.
La OMS ha inserito questo virus nella lista dei virus mutanti ed è sotto controllo. La segnalazione al momento è arrivata in più di 45 Paesi nel mondo. Eris ha un prevalenza in Gran Bretagna dello 11,6% per arrivare poi in USA. Alcuni hanno puntato il dito sugli assembramenti al cinema per l’uscita del film Barbie e di Oppenheimer, anche se gli scienziati dubitano su questa associazione.
Ci sono anche buone notizie? Secondo quanto emerge, in Italia aumentano i casi segnalati ma con una diminuzione dei morti. La OMS ha segnalato 1 milione di nuovi contagi, con 3.100 morti che equivale al -53%. Il record in Europa al momento è in Russia, ma anche in questo caso si parla di contagio e diffusione.
Come si legge su Ansa, la OMS ha dichiarato:
“Il rischio per la salute pubblica posto da EG.5 è valutato come basso a livello globale, in linea con il rischio associato a XBB.1.16 e alle altre varianti di interesse attualmente in circolazione”.
È un mese che questa variante si è dimostrata essere una grande protagonista e le autorità sanitarie la tengono sotto controllo. In realtà, la sua identificazione è arrivata nel mese di febbraio e poi il 19 luglio ha preso parte del dossier dei virus sotto controllo. L’identificazione è avvenuta al momento in molti Paesi. Ovviamente, da luglio ad oggi i casi sono raddoppiati.
La OMS ha spiegato che questo virus ha avuto una maggiore prevalenza, in grado di sfuggire al sistema immunitario. Ma al momento non ci sono gravità legate alla malattia, seppur sia sempre importante non sottovalutare i sintomi.
L’attenzione è rivolta ai soggetti fragili e che comunque deve essere vista come una minaccia alla salute. È un fattore fondamentale per continuare a monitorare il suo cambiamento nel tempo. Gli scienziati continuano a controllare l’andamento e anche i nuovi casi registrati.
La Zoe Health Study ha dichiarato che i sintomi sono sempre gli stessi, con mal di gola – naso chiuso – starnuti – tosse. Si aggiungono dolori muscolari e olfatto non presente, insieme a febbre e respiro affannato.