I contribuenti decaduti potranno essere riammessi alla rottamazione quater seguendo una determinata procedura: tutto quello che c’è da sapere.
Il 24 febbraio è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del Decreto Milleproroghe che contiene una serie di novità anche in materia fiscale. Tra queste rientra la riapertura dei termini per l’ammissione alla rottamazione quater.

I contribuenti decaduti, ossia che non hanno rispettato il piano di dilazione previsto dalla sanatoria, potranno, dunque, accedere nuovamente alla rottamazione, ma sarà necessario rispettare una specifica procedura, prevista nel decreto approvato di recente dal Governo. Non ha, invece, trovato spazio nel testo del Decreto Milleproroghe la rottamazione quinquies proposta dalla Lega che ha già avanzato due disegni di legge alla Camera e al Senato.
Rottamazione quater, riaperti i termini per i decaduti: come fare domanda per la riammissione
Sono stati ufficialmente riaperti i termini per l’ammissione alla rottamazione quater della rottamazione quater, attraverso il Decreto Milleproroghe, la cui legge di conversione è già stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Secondo quanto stabilito, la riammissione è valida solo per i decaduti, ossia i contribuenti che al 31 dicembre 2024 non sono riusciti a saldare o hanno pagato in ritardo una o più rate previste dalla rottamazione quater che comprendeva le cartelle esattoriali affidate all’Agente di riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Per “rientrare” i contribuenti decaduti dovranno inviare una specifica domanda in via telematica all’ Agenzia delle Entrate-Riscossione entro e non oltre il 30 aprile. Le modalità per l’invio della richiesta verranno definite attraverso una circolare che l’ente dovrà pubblicare entro 20 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto.
Il contribuente potrà scegliere di versare le somme dovute in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 o in 10 rate distribuite nell’arco temporale dal 31 luglio 2025 al 30 novembre 2027. Nello specifico le rate dovranno essere saldate entro: 31 luglio 2025; 30 novembre 2025; 28 febbraio 2026; 31 maggio 2026; 31 luglio 2026; 30 novembre 2026; 31 maggio 2027; 31 luglio 2027; 30 novembre 2027. Per entrambe le soluzioni sono previsti degli interessi al tasso del 2% annuo a decorrere dal 1° novembre 2023. In caso di esito positivo dell’istanza, il contribuente riceverà una comunicazione dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione con le cifre da corrispondere e le scadenze da rispettare.
Non si tratta, dunque, di una nuova sanatoria, ma della riapertura dei termini per i decaduti dalla rottamazione quater. La Lega, però, di recente ha presentato due proposte di legge per una nuova rottamazione che dovranno essere valutate durante le prossime settimane dal Governo. Il nodo per una rottamazione quinquies è legato alle risorse economiche per finanziare la nuova misura.