Il furto di una carta di credito e di una falsificazione di documento fa discutere molto. Ecco cosa è successo.
È di pochi giorni fa la notizia di un uomo che è stato fermato per possesso di una carta di credito rubata. Non si tratta però di un “semplice furto”, in quanto l’uomo ha contraffatto anche il documento di identità del proprietario della carta. Come ha fatto? Ecco i dettagli.
Ogni giorno si sentono moltissime truffe ai danni di persone che effettuano pagamenti con le loro carte di credito. Tentativi di phishing, frode e clonazioni sono le tecniche più comuni, ma non per questo sono diminuiti i furti fisici di portafogli e, di conseguenza, di carte annesse.
Generalmente, per quanto la perdita possa arrecare spiacevoli disagi il tutto si risolve senza troppi problemi bloccando la carta di credito quando ci si accorge del furto e avvisando l’ente che l’ha emessa, così da essere coperti in caso di pagamenti non autorizzati.
In questo modo i ladri potranno fare ben poco, trovandosi in mano un pezzetto di plastica impossibile da utilizzare.
Altre volte però si può essere vittime di una clonazione della propria carta, fatto del quale ci si rende conto solo dopo aver notato movimenti sospetti. Molto spesso i malviventi riescono infatti a riprodurre la nostra carta mettendo la loro fotografia. Ma come ci riescono?
Non c’è dubbio ormai sul fatto che i truffatori siano diventati dei veri e propri professionisti.
Recentemente è accaduto qualcosa che ha fatto molto discutere.
Un uomo di 44 anni, in possesso di una carta di credito e di una carta di identità rubate, sarebbe stato in grado di spendere ben 800 euro prima di essere scoperto.
I documenti appartenevano a un uomo italiano di 61 anni e il truffatore sarebbe riuscito senza alcun problema a sostituire la foto sulla carta di identità con una sua foto tessera.
Molti esercenti richiedono infatti l’esibizione di un documento di identità al momento del pagamento con carta di credito, motivo per cui il truffatore non si è fatto trovare impreparato.
Questi si sarebbe recato in una sala bingo, dove avrebbe pagato una giocata da 800 euro mostrando il documento contraffatto. In seguito è stato scoperto e denunciato, in attesa della sentenza del giudice.