In pochi lo sanno, ma spesso si può essere “vittime” di scontrini più alti rispetto a quanto si è acquistato. Scopriamo il motivo.
Quando siamo al supermercato, dovremmo concentrarci non solo sui prezzi e sulle offerte, ma anche su dettagli apparentemente insignificanti. Un recente studio condotto in California ha rivelato un intrigante trucco utilizzato da alcune casse per far aumentare gli scontrini, un inganno che potremmo cercare di evitare. Scopriamo come funziona e cosa fare per non cadere nella trappola.
La psicologia gioca un ruolo essenziale in un supermercato. Potrebbe sembrare una sciocchezza, eppure l’esatta disposizione di prodotti e beni di prima necessità è accuratamente studiata da esperti al fine di invogliare il cliente ad acquistare anche se non ne ha bisogno.
Oltre alla disposizione a determinate altezze e in specifiche zone del supermercato, ci sono poi le promozioni 3×2 ad esempio, che ci invogliano a comprare più di quanto necessitiamo, o i cosiddetti “prezzi civetta” che ci invitano al supermercato per uni specifico sconto, facendoci uscire con il prodotto che, per rapporto qualità prezzo, costa di più.
Una pratica che sembra essere impiegata a livello globale è stata evidenziata da uno studio della University of California, Davis. La tattica in questione si basa sulla disposizione strategica di prodotti vicino alle casse, progettati per attirare l’attenzione dei clienti. Ma di cosa si tratta esattamente e come funziona questo metodo?
Mentre attendiamo in fila alla cassa, spesso ci lasciamo sedurre da prodotti posizionati strategicamente, come cioccolatini o caramelle, che potremmo decidere di acquistare anche se non ne avevamo bisogno. Il team di ricerca ha esaminato 102 negozi in California settentrionale, evidenziando il modo in cui questa strategia influisce sul comportamento d’acquisto.
I risultati dello studio indicano che alcuni prodotti, posizionati in modo strategico, catturano l’attenzione degli acquirenti portando a acquisti impulsivi. Caramelle (31%), gomme da masticare (18%), bevande zuccherate (11%) e snack salati (9%) sono i principali colpevoli di far lievitare gli scontrini. Inoltre, la disposizione di alimenti non salutari vicino alle casse contribuisce al loro aumento nelle vendite, aumentando i costi senza una reale necessità.
Questo studio svela come il nostro comportamento d’acquisto possa essere influenzato da strategie di marketing subdole. Mentre attendiamo alla cassa, ci troviamo immersi in un ambiente pensato per suscitare desideri improvvisi e attirare l’attenzione su prodotti spesso poco salutari. La prossima volta che farete la spesa, prestate attenzione a ciò che mettete nel carrello, evitando di lasciarvi sedurre dalle tentazioni posizionate strategicamente. Potrebbe essere il segreto per risparmiare e sconfiggere le astuzie dei supermercati.