Stando ai risultati di un nuovo studio, una bevanda molto comune potrebbe contrastare l’insorgenza di demenza e Alzheimer.
L’incubo di demenza e Alzheimer potrebbe essere prevenuto grazie ad una semplice bevanda di uso comune: questo è quanto emerso da una recente ricerca medica. Vediamo insieme tutti i dettagli.
L’ Alzheimer è la forma più diffusa di demenza ed è una patologia neurodegenerativa che compromette in modo pesante la qualità delle vita di chi ne viene colpito e dei suoi familiari. Si tratta di una patologia progressiva che colpisce il cervello e, in particolare, la memoria. I sintomi più tipici sono:
- Perdita della memoria a breve termine;
- Impossibilità ad eseguire ragionamenti astratti o logici;
- Difficoltà nel linguaggio e a trovare le parole corrette per formulare un discorso;
- Difficoltà ad eseguire azioni quotidiane come cucinare o vestirsi;
- Disorientamento e sbalzi repentini di umore: è piuttosto frequente che le persone con l’Alzheimer non capiscano dove si trovano e abbiano anche reazioni di aggressività improvvise.
Si tratta, dunque, di una malattia altamente invalidante. Le persone che ne vengono colpite- prevalentemente anziani – non solo perdono la loro autonomia e autosufficienza ma, con il progredire della malattia, arrivano a non riconoscere più neppure i propri familiari e amici. Un nuovo studio, però, ha fatto emergere una verità davvero scioccante: una bevanda molto comune può prevenire la demenza.
Ecco la bevanda che previene la demenza
Naturalmente la strada da fare per capire come sconfiggere l’ Alzheimer è ancora molto lunga. La scienza da anni studia come prevenire o contrastare questa tremenda patologia. Fino ad oggi non è ancora stata trovata una terapia soddisfacente per fermare la progressione della demenza. Ma i risultati di un nuovo studio dell’università di Verona sono davvero incoraggianti.
I ricercatori hanno scoperto che il caffè protegge il nostro cervello dal declino cognitivo. Probabilmente questo avviene in quanto – come già dimostrato da precedenti studi – la caffeina è capace di impedire l’accumulo eccessivo della proteina tau nel cervello riducendo, di conseguenza, i sintomi della demenza. Per svolgere lo studio, i ricercatori dell’università di Verona si sono avvalsi della spettroscopia di risonanza magnetica nucleare: una tecnica avanzata che permette di analizzare le sostanze a livello atomico.
Le sostanze presenti nel caffè- in particolare la caffeina, la trigonellina, la genisteina e la teobromina – sono state incubate insieme alla proteina tau per un periodo di 40 ore. I risultati hanno evidenziato che alte concentrazioni di tali sostanze riescono a ridurre gli aggregati di tau, responsabili dell’insorgenza dell’Alzheimer. Pertanto bere caffè non solo è un piacere per molti irrinunciabile ma protegge anche il nostro cervello dalla demenza. Va, però, precisato che non è certo che bere il caffè sotto forma di espresso abbia gli stessi effetti positivi dell’applicazione diretta delle sue componenti alle proteine tau.