Se fai una richiesta di ricorso all’INPS, potrai beneficiare di un significativo aumento dell’importo della tua pensione. Ti forniamo ora più dettagli e e modalità che dovrai seguire.
Quando arriva il momento di prendere la meritata pensione, il primo passo che ciascun lavoratore compie è quello di procurarsi il proprio estratto conto. Questo documento, oggi facilmente scaricabile dal sito dell’Istituto Previdenziale, riporta tutti i contributi versati durante la carriera lavorativa. L’estratto conto non ha valore legale, ma fornisce informazioni fondamentali. Ma se un pensionato ritiene che il calcolo della sua pensione sia troppo basso in base ai contributi presenti sull’estratto conto, può intraprendere azioni correttive. Ovviamente, non sempre avrà ragione, ma la legge offre ai pensionati l’opportunità di presentare un ricorso amministrativo pensionistico.
Ricorso all’INPS: tutti i dettagli
Questo ricorso può portare a notevoli aumenti della pensione per coloro che lo presentano all’INPS. Ad esempio, alcuni potrebbero scoprire che mancano anni di contributi per la pensione, oppure che ci sono errori relativi a periodi specifici della loro carriera. Questi tipi di anomalie, che possono sembrare strane, sono sorprendentemente comuni. Sul sito web dell’INPS, è persino disponibile uno strumento che aiuta i pensionati o i futuri pensionati a presentare un ricorso contro l’istituto. Questo servizio permette di inviare una richiesta online per tutelare la propria situazione legale, nel caso in cui si ritenga che sia stata compromessa.
Per avvalersi di questo servizio, è necessario visitare il sito dell’INPS, cercare “ricorso” nella barra di ricerca e quindi selezionare “ricorso amministrativo pensionistico”. Successivamente, cliccando su “accedi al servizio”, bisognerà scegliere la modalità “privato cittadino” e autenticarsi utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS.
Soldi in più sulla pensione
Il ricorso amministrativo pensionistico deve includere una serie di elementi. Oltre a specificare il provvedimento contestato, occorre spiegare le ragioni che motivano l’intervento del richiedente e allegare la documentazione necessaria a supportare il ricorso. È importante anche indicare se si richiede una modifica, una revoca o una sospensione del provvedimento in questione. Ad esempio, se ci sono dubbi su perché cinque anni di contributi non siano stati utilizzati nel calcolo della pensione, è necessario spiegarlo chiaramente nel ricorso.
Se il ricorso ha successo, la pensione potrà essere ricalcolata, tenendo conto di quanto era stato omesso in precedenza. Nel caso di cinque anni di contributi mancanti, la somma in gioco non è trascurabile. Considerando uno stipendio lordo medio di 28.000 euro all’anno, questi cinque anni di contributi rappresentano un aumento di circa 46.200 euro nel totale accumulato. A 67 anni, questo si tradurrebbe in circa 180 euro in più al mese nella pensione. Inoltre, se il ricorso ha successo e la pensione viene ricalcolata, si potrà avere diritto anche a ricevere i pagamenti arretrati.