Un recente studio rivela dati inconfutabili: i bambini italiani risultano essere i più maleducati a tavola.
I bambini italiani al ristorante sembrano siano tra i meno educati a tavola, secondo uno studio condotto dall’Istituto Italiano di Studi Transdisciplinari. Questa situazione è evidente negli atteggiamenti, come sporcare i muri con sugo, lanciare pezzi di pane, inzuppare tovaglioli nelle bevande o nel gelato, causare allagamenti nei bagni e usare carta igienica in modo inappropriato, tutto mentre i genitori sono impegnati in serene conversazioni.
Tuttavia, il mensile dei consumatori curiosi e golosi osserva che non è corretto incolpare completamente i bambini per il loro comportamento maleducato. Infatti, i bambini sono grandi imitatori e apprendono dalle azioni degli adulti. Pertanto, le buone maniere a tavola dovrebbero essere insegnate a casa fin dai primi anni.
È importante comprendere che non è il bambino in sé che disturba gli altri ospiti al ristorante, ma piuttosto il comportamento errato di chi li accompagna. Ignorare o tollerare l’andirivieni del bambino tra i tavoli e l’infastidire il personale del ristorante è un errore da parte dei genitori, non del bambino.
Per migliorare la situazione, il mensile propone un decalogo per un comportamento adeguato. Innanzitutto, si va al ristorante per mangiare e trascorrere del tempo insieme, quindi urlare, cantare, correre o giocare non sono comportamenti appropriati. Le posate vanno utilizzate correttamente, e non come oggetti da lanciare.
Se una pietanza non è gradita, il genitore dovrebbe incoraggiare il bambino a provare un assaggio, ma senza costringerlo o fare scenate se non gli piace. È anche essenziale evitare di far dondolare il seggiolone o la sedia e ringraziare sempre i camerieri per il servizio.
Giocare con il cibo nel piatto o parlare a bocca piena sono comportamenti da evitare. Il mensile suggerisce di mantenere spenti i dispositivi elettronici, promuovendo così momenti di convivialità e interazione.
Quando un bambino piange al ristorante, potrebbe essere semplicemente stanco, quindi è importante capirlo e valutare se l’ora o il luogo sono adatti per lui. Infatti, obbligare un bambino a partecipare a un pranzo prolungato potrebbe essere una crudeltà.
In conclusione, si potrebbe prendere spunto dal passato, quando dopo la trasmissione televisiva “Carosello”, tutti andavano a dormire. Ora le abitudini sono cambiate, ma ci si deve chiedere se un ristorante alle undici di sera è davvero il luogo migliore per un bambino. In ogni caso, comprensione e buone maniere possono contribuire a rendere più piacevoli le esperienze culinarie per tutti i commensali.