Torna la truffa del wangiri, attenzione agli squilli senza risposta, che dal 2002 mietono vittime! Ecco come difendersi.
Nata originariamente nel 2002, la truffa del “wangiri” sembrava essere superata, ma così non è: è tornata in auge ed è sempre molto efficace, nonostante sia già conosciuta.
Nonostante il nome riporti alla memoria piatti esotici e orientaleggianti, purtroppo non si sta parlando di cibo nè di viaggi, ma purtroppo di una truffa, l’ennesima! Questa volta però non è una truffa nuova, ma un “grande ritorno”.
La truffa del Wangiri ha fatto la sua prima apparizione nel 2002, quando gli utenti hanno iniziato a ricevere squilli senza risposta, e a richiamare il numero che trovavano sul telefono. Anche oggi come allora quindi, è bene essere a conoscenza della sua esistenza e del suo funzionamento, in modo da non caderne vittime.
Quando si riceve uno squillo sul proprio cellulare da un prefisso straniero, il consiglio è di non richiamare mai, perchè si potrebbe essere stati scelte come vittime designati della truffa Wangiri. Ti chiamano lasciandoti uno squillo e quando li richiami ecco la brutta sorpresa: sul conto del telefono non ci sono più soldi.
Mediamente si perdono 1,50 euro ogni 10 secondo di chiamata, ma in alcuni casi si possono addirittura sottoscrivere degli abbonamenti senza rendersene conto, quindi più passa il tempo in linea con questi numeri, più soldi si perdono.
Non sorprende il soprannome che è stato dato alla truffa Wangiri quindi, ossia “truffa svuota conto” vista la velocità con cui azzera il credito delle povere vittime. I numeri dai quali guardarsi bene prima di richiamare sono i prefissi della Moldavia (+373), del Kosovo (+383) e della Tunisia (+216). Il resto del numero viene generato di volta in volta da un software, per questo vengono anche chiamate “robocall” ossia “chiamate robot”.
Il miglior modo per non incappare in questa truffa è non richiamare i numeri che ci lasciano gli squilli senza risposta con prefisso estero. Nel caso in cui poi siamo assolutamente certi che non possiamo ricevere chiamate provenienti da Paesi diversi dall’Italia, una buona pratica è anche quella di bloccare le chiamate in entrata dall’estero, per risolvere il problema alla radice.
Ultimo ma non ultimo, si può ricorrere a determinate applicazioni che nascono proprio con l’intento di smascherare i numeri sospetti e che si basano su una lista nera: bloccano in automatico le chiamate della lista. L’unico neo di queste app è che non sempre rimangono aggiornate, vista la velocità con cui i bot generano nuovi numeri, per cui potrebbero salvare solamente da numeri vecchi, e non da quelli nuovi.